Anastasi: "Un conto è lasciarsi andare a un momento di nervosismo, un altro è devastare uno spogliatoio"

Anastasi: “Un conto è lasciarsi andare a un momento di nervosismo, un altro è devastare uno spogliatoio”

Le dichiarazioni di Anastasi a Calciomercato.com.

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Pietro Anastasi, ex attaccante della Juventus, è stato intervistato in esclusiva da Calciomercato.com.

LO SPOGLIATOIO DISTRUTTO – “Non ricordo di aver mai vissuto situazioni simili. Un conto è lasciarsi andare a un momento di nervosismo, un altro è devastare uno spogliatoio, spaccare e distruggere. Qui non stiamo parlando di persone educate, come dovrebbe essere normale a questi livelli, ma parliamo di altro. Parliamo di mancanza di rispetto, di comportamenti ingiustificabili”.

JUVENTUS-MILAN – “Il Milan in quella partita aveva meritato di perdere, se avesse giocato la partita che ha giocato la Juve, avrei anche potuto capire il nervosismo, ma non è stato così”.

SAME OLD STORY –  “Certo, capitava che qualcuno tirasse un pugno alla porta dello spogliatoio, oppure qualcun altro che sfogava la rabbia prendendo a calci il proprio armadietto, questo succedeva, ma non altre cose fuori dal confini del buon senso. Gli arbitri? Con la Juve è la solita storia e va avanti fin dai miei tempi. Tante vittorie e tanta invidia. In Sicila c’è un detto che, tradotto, dice: dove piove, si scivola”.

SUDDITANZA PSICOLOGICA – “Gli arbitri sbagliavano e sbagliano con le piccole come con le grandi e se l’errore premia la squadra più forte certo che fa clamore. Ma fa parte del gioco. Calciopoli? Acqua passata, non voglio neppure pensare che adesso ci sia un ritorno a quelle tensioni. Piuttosto, bisogna che un po’ tutti abbassino i toni, gli stessi tifosi devono stare più tranquilli. Certe scene non si possono più vedere. Ha detto bene Allegri, il calcio sta dando un pessimo esempio”.
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