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MILANO – E’ la prima da tecnico del Milan a San Siro per Cristian Brocchi. I rossoneri ora devono confermare quel 5 %richiesto dal mister e anzi passare al 10. La partita comincia a ritmo lento ma sono i rossoneri a prendere in mano il pallino del gioco. Si nota fin da subito che tutti giocano per la squadra, con Balotelli e Bacca che si abbassano per aiutare. Gli esterni salgono molto, soprattutto Abate sulla destra che in più di un’occasione riesce a trovare il fondo.
CATENACCIO – Il Carpi difende in 11 senza pressare alto i rossoneri. I biancorossi provano solo lanci lunghi con Alex e Romagnoli che disinnescano senza problemi. Sono tanti i raddoppi ma il Milan ha la possibilità di fraseggiare con relativa tranquillità. La palla, come richiesto da mr. Brocchi, è sempre a terra e passa praticamente sempre dai piedi dei centrocampisti. La difesa del Carpi in ogni caso regge bene nonostante il dominio sia solo rossonero.
BLOCCO – I rossoneri provano ad allargare le maglie della difesa con il giro palla senza riuscire però a trovare spazi. La partita risulta bloccata e tra i singoli sembrano Poli e Abate i più propositivi. Al Milan serve un episodio che però stenta ad arrivare. I rossoneri abbassano il ritmo e sembrano mancare i movimenti senza palla. Tanti i cross dalla trequarti e questo non è di certo tra le richieste del nuovo allenatore.
STANCHEZZA – Con il proseguire della partita sembrano venire meno le forze dei rossoneri e gli ospiti iniziano a venire fuori. Boateng non ha più fiato e viene sostituito per Mauri. Il classe ’96 riesce a dare più vivacità alla manovra di un Milan che sembra sempre più rassegnato al pareggio senza reti. Peccato per il rigore, l’ennesimo, non concesso. I rossoneri hanno raggiunto l’obiettivo di Brocchi solo nella prima mezz’ora e iniziano a riapparire le prestazioni viste nell’era Mihajlovic. Ovviamente il nuovo tecnico è arrivato da appena una settimana. Ci vuole pazienza. Pregevole il coraggio nel mettere sia Mauri che Locatelli.
Ilmilanista.it