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Notizie Milan – Ibrahimovic: “Milan? E’ casa mia, non sono mai andato via”

Dopo l'ufficialità del suo rinnovo con il Milan, Zlatan Ibrahimovic ha parlato ai microfoni di Milan Tv. Ecco le parole dell'attaccante svedese

Redazione Il Milanista

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MILANO - Ai microfoni di Milan TV ha parlato Zlatan Ibrahimovic. L'intervista dello svedese è arrivata dopo l'ufficialità del rinnovo contrattuale con la squadra rossonera. Ecco cosa ha detto:

"Il Milan è casa mia, non sono mai andato via ecco cosa posso dire.Quando sono arrivato la prima volta al Milan ho sorriso, una cosa mai fatta prima nel mio lavoro".

Sul cambio del numero di maglia:

"Ho cambiato con l'undici perchè i tifosi del Milan mi conoscono con questo numero. Con il 21 non mi sentivo l'Ibra del primo periodo in rossonero. Ho chiesto questo numero per sentirmi come prima".

Sul suo ritorno in rossonero:

"Sono tornato per riportare il Milan ad alti livelli. Faccio tutto per arrivare agli obbiettivi prefissati, dobbiamo lavorare ma gli ultimi sei mesi hanno indicato la strada per arrivare ai nostri obiettivi. Non si deve dimenticare però che non abbiamo vinto niente. Nella mia testa l’obbiettivo è sempre vincere qualcosa".

Sul rinnovo:

"Ringrazio il mister, la società, mi hanno dato fiducia. Hanno fatto di tutto per tenermi nel Milan. Negli ultimi 6 mesi ho dimostrato che l’età non conta nulla. Nell'ultimo periodo ho parlato molto con la dirigenza e ho visto il mio futuro nel Milan".

Sulla prossima stagione:

"Dobbiamo ripartire come abbiamo finito la scorsa stagione, dobbiamo lavorare come abbiamo nella ripresa del campionato. Giocare con orgoglio e fiducia ricordandosi che quando ci si mette la maglia del Milan è un grande privilegio ma al tempo stesso fonte di pressioni. Ma dobbiamo farlo dal primo giorno, perché abbiamo capito cosa serve per arrivare dove vogliamo".

Sui tifosi rossoneri:

"Abbiamo fatto bene negli ultimi mesi, ma con i tifosi potevamo fare ancora meglio, spero possano tornare presto a San Siro".

Su Pirlo:

"Sono contento per lui, si vedeva già da calciatore che aveva una grande testa, differente dagli altri giocatori. Era un allenatore in campo, lo si capiva da come parlava di calcio. Andrea Pirlo sarà un grande allenatore e sono contento che abbia la possibilità di allenare un grande club come la Juventus".

Su Calhanoglu:

"Quando l'ho conosciuto gli ho parato della maglia che indossava, la numero dieci. E' un grande privilegio e che tutti i calciatori con la stessa maglia sono stati grandi. Ha una grande responsabilità ma se lavora bene, può meritarla. Ha lavorato benissimo ma non si deve fermare. non bisogna essere mai soddisfatti di sé stessi".

Sulla squadra:

"Serve spirito di sacrificio e mentalità vincente. Questa è molto importante perché ti fa arrvare agli obiettivi giusti, anche quando le cose non vanno bene. Bisogna lavorare e credere negli obbiettivi, cerco di farlo capire ai miei compagni, dare il 200% sia in allenamento che in partita".