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Ibrahimovic: ” Al Milan mi trattano come un comandante”

Zlatan Ibrahimovic

Zlatan Ibrahimovic è stato intervistato dal settimanale 'Sette', del Corriere della Sera. Ecco le sue parole, anche sul Milan

Redazione Il Milanista

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MILAN, ITALY - OCTOBER 29:  Zlatan Ibrahimovic of AC Milan reacts during the UEFA Europa League Group H stage match between AC Milan and AC Sparta Praha at San Siro Stadium on October 29, 2020 in Milan, Italy. (Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)
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MILANO - Al settimanale 'Sette', del Corriere della Sera, si è raccontato Zlatan Ibrahimovic. Ecco le sue parole, anche sul Milan.

Sulla storia della camera che gli è stata assegnata, quella di Berlusconi:

"Questa è un'esagerazione, al Milan però mi trattano come un comandante".

Su quanto resterà in rossonero:

"Io al Milan sto davvero bene, però si vedrà. La vita va avanti e non sai cosa succede. Non ho questo ego così gigantesco da dire che deciderò soltanto io. Al primo posto c'è la mia famiglia".

Se giocherà la prossima Champions League:

"A chi non piacerebbe, vediamo se mi fanno restare".

Sulla città di Milano:

"Qui si vive davvero bene, dieci anni fa non era così. l’ho ritrovata più gioiosa, vivace, internazionale. Questa città ora è stata fermata dalla pandemia, ma sono convinto che ripartirà".

Sull'Italia:

"Qui mi piace praticamente ogni cosa, forse sono stato più qui che in Svezia. È proprio la filosofia del Paese, lo stile di vita, che mi prende. Anche andare a vedere i paesaggi in macchina. E il body language? Ne parliamo? Tu capisci le persone anche quando non dicono niente".

MILAN, ITALY - OCTOBER 29:  Ondrej Celustka of AC Sparta Praha is challenged by Zlatan Ibrahimovic of AC Milan during the UEFA Europa League Group H stage match between AC Milan and AC Sparta Praha at San Siro Stadium on October 29, 2020 in Milan, Italy. (Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)

Sulla cucina italiana:

"Vorrei sempre mangiare, a cominciare dalla pasta. Ho scoperto pure il panettone a più gusti, ma posso solo assaggiarlo".

Sulla crescita nel calcio:

"È cresciuto e forse è anche migliorato. Oggi con un clic sui social parliamo a milioni di persone. Questo a volte può essere un problema per le nuove generazioni, fai meno cose ma sei più conosciuto. Però questa cosa quanto dura? E non mi riferisco solo allo sport".

Su Maradona:

"Per me è il più forte di tutti i tempi. Icona del calcio e simbolo mondiale. A volte ha fatto decidere il cuore, ma il cervello è più razionale, non so se può dire più politico, ma è così".

Su Paolo Rossi:

"E' stato una grande persona, ma anche un grande calciatore. Sai cosa dicono le persone? Allo stesso tempo un gigante e uno di noi".

Sul cocktail che gli hanno dedicato in Svezia:

"Questo non lo sapevo nemmeno io".

Sull'età:

"No, non esiste. È tutta e soltanto una questione di testa. Buone feste a tutti".