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Zaccheroni sulla lotta Scudetto: “Non è ancora finita, il Milan deve crederci”

Alberto Zaccheroni, ex allenatore del Milan

Parla l'ex tecnico rossonero

Redazione Il Milanista

MILANO - Rialzare la testa. E' questo l'imperativo in casa rossonera, dopo le batoste rimediate in campionato contro Spezia e Inter. Due partite a causa delle quali il Milan ha perso la vetta della classifica, scivolando al secondo posto a quattro lunghezze di distanza dai cugini nerazzurri. Domani, però, la banda Pioli avrà l'opportunità di staccare il pass per gli ottavi di finale di Europa League, mentre domenica sera ci sarà la super sfida all'Olimpico contro la Roma, per continuare a coltivare il sogno Scudetto che, malgrado le ultime due battute d'arresto, non può esser svanito. In un'intervista concessa ai microfoni de IlGiornale.it, ne ha parlato l'ex allenatore rossonero Alberto Zaccheroni.

IL SUO COMMENTO - "Penso sia possibile una rimonta, come fece il mio Milan nel 1999. Ora è importante ripartire da quel buono che si è fatto nel derby, perché la prestazione non è stata totalmente da buttare. Se il Milan continuerà per la sua strada potrà accadere qualcosa di interessante, poiché è una squadra che ha fame e voglia di vincere. La squadra di Pioli deve pensare in maniera positiva, cercando di non abbattersi. E' vero che l'Inter è lanciatissima e ha quattro punti di vantaggio, ma la stagione è ancora lunga".

SU IBRA AL FESTIVAL DI SANREMO- "Io non lo avrei mandato, sono sempre stato contrario a queste cose. C'è il rischio che venga percepito come un trattamento diverso rispetto agli altri giocatori della squadra, generando dei malumori".

SULL'EUROPA LEAGUE - "Sicuramente la partita di domani è importante e il Milan può andare avanti nella competizione, ma io darei priorità al campionato, continuando a sperare nello Scudetto. Quattro punti non sono tanti a questo punto della stagione e non bisogna mollare. Credo molto nelle qualità di questa squadra. I giocatori rossoneri sanno che questa è un'occasione enorme per la loro carriera".

 Ibra, Theo e Calabria