MILANO – “No, Ibrahimovic no. Non vorrei sembrare fuori moda o fuori tempo, ingrato o demodè, ma l’idea dello ‘zingaro“ (nel senso che le squadre se le è girate proprio tutte) antipatico (nel senso che è proprio antipatico) che veste rossonero proprio non mi entusiasma“. Correva l’anno 2010, ben 11 anni fa, e questo era il pensiero dell’allora capogruppo della Lega al Comune di Milano, Matteo Salvini, sul possibile ritorno di Zlatan Ibrahimovic al Milan. Pensieri affidati al portale Affaritaliani.it. Di ‘acqua sotto i ponti’ da allora ne è passata. Lo stesso Salvini ora è il leader del suo partito, oltre ad aver ricoperto il ruolo di Ministro dell’Interno.
Oggi Matteo Salvini è balzato agli onori della cronaca del paese, per il suo repentino cambio di rotta sulla possibile formazione del governo Draghi. Una scelta europeista, diametralmente opposta al suo pensiero sull’Europa di qualche tempo fa. Un cambio di linea e di idee, che però essere in qualche modo accostato anche allo stesso Ibrahimovic. Dato che in uno dei suoi ultimi post Instagram campeggia la maglia dell’attuale numero 11 svedese, per di più autografata dallo stesso calciatore svedese.
- Login o Registrazione