IlMilanista.it
I migliori video scelti dal nostro canale

news

Milan, già cinque sconfitte nel 2021

Stefano Pioli, allenatore del Milan

Oggi è arrivata la quinta sconfitta dall'inizio del nuovo anno

Redazione Il Milanista

MILANO - Non sono stati positivi per il Milan i primi due mesi del nuovo anno. E a dimostrarlo sono i numeri. In dodici partite disputate fra Serie A, Coppa Italia ed Europa League, la compagine meneghina ha rimediato ben cinque sconfitte. Oggi è arrivata quella nel derby di ritorno in campionato, che ha ulteriormente confermato il calo di rendimento già palesato nelle scorse settimane. La battuta d'arresto sul campo dello Spezia era già stato un campanello d'allarme, a cui aveva fatto seguito la mancata vittoria in superiorità numerica contro la Stella Rossa, nell'andata dei sedicesimi di Europa League. Oggi c'è stata un'altra brutta prestazione, con la squadra rossonera che si è ritrovata in balìa dell'Inter per ampi tratti della stracittadina e, per la seconda gara consecutiva in campionato, non ha segnato neanche un gol. La classifica adesso vede la squadra di Stefano Pioli sempre al secondo posto, con quattro lunghezze di distanza dall'Inter, che con questi tre punti consolida il suo primato. Ai microfoni di DAZN, è arrivato il commento del portiere e capitano nerazzurro Samir Handanovic, grande protagonista nel derby odierno.

LE SUE PAROLE - "Sono felice di aver contribuito a questo risultato. Per un portiere non c'è nulla di facile. E' un ruolo molto delicato e non esiste un intervento semplice. La parata più difficile è sempre la prossima. Sono contento per questa bella vittoria. E' molto importante. In questa squadra ci sono tante componenti che fanno la differenza. Abbiamo grandi qualità umane, non solo calcistiche. Il nostro percorso? L'Inter ha iniziato a cambiare con l'arrivo di mister Spalletti e poi ovviamente con quello di mister Conte. Stiamo portando avanti il nostro lavoro, aggiungendo dei tasselli di volta in volta. Solamente il lavoro sul campo ti porta a certi risultati e noi dobbiamo continuare a lavorare".

Samir Handanovic e Gigio Donnarumma