Il presidente del Milan, Paolo Scaroni, ha rilasciato delle dichiarazioni a Rai GR Parlamento. Sul periodo dei rossoneri: “Dopo il 5-1 sono stato di pessimo umore per 24 ore. Poi, però, le scorie ce le ha fatte eliminare Pioli e penso che non ci siano più. Contro la Lazio ho visto una squadra bella, serena, coesa e che non si guarda indietro ma si guarda davanti. La prima è quella di mercoledì a Dortmund. Ad ottobre abbiamo un calendario terrificante e dobbiamo fare bene in entrambe le competizioni in cui siamo impegnati“.
Sull’essere presidente del Milan: “È bello fare il presidente del Milan quando vinci le partite, quando perdi molto meno. Dopo aver perso per 5-0 contro l’Atalanta, sono stato male per tre giorni. Per quanto riguarda lo stadio, noi e l’Inter siamo partiti con l’idea di costruire un nuovo stadio. La ristrutturazione era impossibile. Sul nuovo impianto ci hanno tarpato le ali in tutti i modi e allora siamo ricaduti sullo schema delle grandi europee, ovvero ognuno ha il suo stadio. Noi eravamo pronti a rinunciare a una casa unica, anche perché con l’Inter siamo stati sempre in linea sul tema stadio e poi perché San Siro ha un fascino iconico. Abbassiamo le braccia davanti a un progetto che ci piaceva molto“.
Sull’addio a San Siro: “Non abbiamo ancora chiuso definitivamente la porta. Siccome lo stadio è del comune di Milano, la palla è in mano al sindaco che dovrebbe provare a ribaltare questa decisione sul vincolo. Nello stadio in progetto che noi abbiamo presentato a San Donato, tutto il tetto sarebbe fatto in pannelli solari, ricicliamo l’acqua etc. Sotto il profilo ambientale è uno stadio molto più ecologico rispetto all’amato San Siro“.