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Riso: “Per sei non ho parlato con Galliani. Gomez sta bene al Siviglia ma…”

Il noto procuratore Giuseppe Riso

Giuseppe Riso si è raccontato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. Ecco cosa ha detto

Redazione Il Milanista

Tra i protagonisti del mercato made in Italy, c'è sicuramente l'agente Giuseppe Riso. Oggi il procuratore (e fondatore della GR Sports) che cura gli interessi tra gli altri di Cristante, Maldini, Papu Gomez e Sensi, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport. Ecco le sue parole

ARRIVO A MILANO - "Gioco a calcio a Saronno: attaccante veloce ma segno poco. Inizio a lavorare in una tipografia, poi faccio il magazziniere, lo spedizioniere, mi iscrivo alla facoltà di Economia e Commercio e al tempo stesso vendo porte e finestre di fianco all’Università. Poi inizio a fare il postino e il cameriere a San Siro. Ho la possibilità di essere assunto a tempo indeterminato nelle Poste: incoraggiato da mio padre dico no, rinuncio a 1300 euro al mese e vado avanti col mio sogno".

SU ADRIANO GALLIANI - "Mi ha dato consigli di vita e calcistici, è un punto di riferimento costante. Appena posso cerco di incontrarlo perché con lui si cresce, è come andare all’Università, c’è sempre da imparare. Abbiamo anche litigato: per sei mesi, quando ho portato Cristante al Benfica. Sono riuscito a riappacificarmi grazie alla sorella".

SULLO SCAMBIO TEVEZ-PATO - "Il famoso viaggio per lo scambio col City: era tutto fatto e poi… ci ha pensato Paratici portandolo alla Juve. Per il Milan ho curato anche gli arrivi di De Jong e Fernando Torres".

 L'ex rossonero Alexander Pato

LAVORO - "Ho creato la GR Sports, organizzandola come un club di calcio: ho uno studio legale, l’avvocato Scaccabarozzi è da Pallone d’oro, un social media manager, un commercialista, c’è chi si occupa dello scouting una segreteria sempre operativa. I ragazzi vengono seguiti 24 ore al giorno e gli offriamo una consulenza a 360 gradi. Il lavoro di scouting, portato avanti anche da mio fratello, è continuo: c’è chi guarda video all’infinito, altri nei campi di periferia scovano i campioni del futuro".

LE QUALITÀ CHE DEVE AVERE UN AGENTE - "Passione e determinazione. Serve la volontà di arrivare in alto. Quando ho iniziato Tinti e Raiola per me erano dei miti, anche Mendes… E’ chiaro che per diventare grande devi per forza trascurare qualcosa: è un lavoro che ti assorbe in pieno, c’è poco spazio per altro".

AGENTI SPESSO VISTI MALE - "E’ un errore perché l’agente punta ad aumentare il valore del calciatore e quindi fa anche le fortune di un club e, indirettamente, anche dei tifosi".

AFFARI - "Lavoriamo molto sia in Italia che all’estero: Pellegri al Monaco e il Papu Gomez al Siviglia sono operazioni di cui vado particolarmente fiero. Sono state un ulteriore momento di crescita dopo De Jong e Torres al Milan".

PAPU GOMEZ - "Si trova benissimo a Siviglia però ama l’Italia quindi in futuro non escludo affatto un suo rientro in Serie A".

COSA AMA DEL LAVORO - "Costruire carriere. Aiutare i ragazzi a centrare i loro sogni, portarli il più in alto possibile. Per me è una grande soddisfazione vedere Gagliardini, Sensi e Radu vincere uno scudetto, Cristante e Mancini capitani nella Roma e Cataldi nella Lazio, Petagna al Napoli, Baselli pilastro del Torino, Jankto titolare all’Europeo, Gollini e Pessina in Champions".

SENSI E PESSINA - "Pessina è un campione. Sensi è un patrimonio del calcio europeo, questo è solo un incidente di percorso… il prossimo anno farà una gran stagione e un grandissimo Mondiale".

 Matteo Pessina con la maglia azzurra