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MOVIOLA | Gli episodi più controversi di Milan-Fiorentina

Stadio San Siro

Andiamo a vedere gli episodi più controversi che ci sono stati nel match tra Milan e Fiorentina di pochi minuti fa

Redazione Il Milanista

Milan-Fiorentina, partita valida per la 35esima giornata di Serie A, è terminata 1-0 per i rossoneri che salgono così a quota 77 punti e compiono un passo importante verso lo Scudetto.

La moviola

minuto 19 - Maleh, già ammonito, allarga il braccio colpendo in faccia Sandro Tonali. Il centrocampista rossonero classe 2000 resta a terra e l'arbitro di gara fischia il fallo in favore del Milan richiamando solo verbalmente Maleh. La sensazione, anche riguardando i replay, è che la decisione del direttore di gara sia stata quella giusta. Resta però il rischio corso dal centrocampista viola il quale applicando il regolamento alla virgola, sarebbe potuto anche essere espulso.

minuto 34 - Lo stesso Maleh cade a terra in area di rigore rossonera durante un contrasto con Fikayo Tomori. Riguardando le immagini si nota come le gambe dei due giocatori si incrocino mentre i loro sguardi sono entrambi rivolti verso il pallone, il quale era lontano da loro. Anche in questa situazione Tomori ha corso un bel rischio, ma così come nell'occasione del possibile doppio giallo a Maleh, la sensazione è che sia stato giusto lasciar correre senza concedere il rigore alla Fiorentina.

minuto 79 - Bonaventura colpisce il pallone in area di rigore viola con la mano. Il Milan chiede a gran voce il calcio di rigore. Giusto però lasciar proseguire. L'ex Milan ha le braccia attaccatissime al corpo e dunque non aumenta il volume del proprio corpo.

minuto 89 - Leao si invola verso l'area di rigore della Fiorentina. Ikone lo rincorre e va a contrasto in piena area di rigore. L'arbitro Valeri fa proseguire senza concedere il calcio di rigore e non si affida neanche al VAR. In questo caso l'intervento di Ikonè non sembra essere poi così pulito. Non è certamente un errore evidente, ma il calcio di rigore poteva essere dato. I dubbi rimiangono.

di Sergio Poli