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Vieri: “Tonali? Futuro dell’Italia. Leao devastante, col Verona l’ha vinta lui”

Sandro Tonali in contrasto con Marcelo Brozovic

Bobo Vieri ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport sul periodo del Milan e su Tonali e Leao. Ecco le sue parole.

Redazione Il Milanista

Bobo Vieri ha rilasciato un’intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport. Ecco le parole dell’ex interista:

Sul Milan: “A Verona ho visto un Milan forte. Il Verona gioca veloce, all’attacco, era in vantaggio e loro? Hanno ribaltato tutto giocando tranquilli, mai in affanno. Grande prova di maturità, non solo di gioco. Se mi aspettavo un Milan così? Sì, perché sono lì da quasi due anni e se dopo 36 partite sei primo vuol dire che lo meriti. A inizio campionato vincono i nomi, alla fine vince il gruppo più forte. Vincono quelli che non mollano, che hanno più fame”.

Su Sandro Tonali: “Quest’anno ha fatto tante ottime prestazioni. San Siro non è Brescia: te la fai sotto. Al primo anno ci vuole pazienza e in Italia ce n’è poca: lui è il futuro del calcio italiano”.

Su Rafael Leao: “Domenica è stato l’uomo in più del Milan: devastante, la partita l’ha vinta lui. Il Leao che vorremmo vedere sempre, meno altalenante: fisicamente è un animale, può fare tutto, e partite come quella contro il Verona deve farle molto più spesso”.

Invece sulla lotta per lo scudetto ha dichiarato: “Milan favorito, Inter in corsa. Può ancora succedere di tutto. L’Atalanta è in grado di vincere contro chiunque, specie in trasferta. E Inzaghi stia attento al Cagliari, che sarà indemoniato per la salvezza. I miei Oscar per il campionato. Portiere: Maignan, un fenomeno. Difensore: Bremer, una iena, ti spacca in due. Centrocampista: Brozovic, una crescita incredibile. Attaccante: Vlahovic, prima di andare alla Juve”.

Sul campionato: “Da quanto non si vedeva un campionato così? Un campionato così difficile da capire. Ogni domenica una sorpresa: partite già vinte, altre già perse, e succede il contrario. Ora tutti giocano per vincere. L’Empoli dopo mezzora è 2-0 a San Siro: poi perde perché c’è troppa differenza, poteva prendere dieci gol, ma giocando a calcio ha fatto paura all’Inter. Il Verona va avanti con il Milan, lo costringe a rimettere a posto la partita”.