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Toni: “Nazionale? Si sta facendo poco per il vivaio italiano”

Nazionale italiana

Luca Toni ha rilasciato un’intervista sull’eliminazione dell’Italia dal Mondiale e sul reale problema del calcio italiano.

Redazione Il Milanista

La Serie A è tornata in campo dopo la settimana di stop concessa per la Nazionale. Durante questa pausa gli azzurri sono stati eliminati dai playoff e non prenderanno parte ai Mondiali in Qatar del 2022. Una sconfitta pesantissima per il nostro paese e per tutti gli appassionati di calcio. Tra le varie cause che hanno portato a questo risultato, in molti considerano decisivo il fatto che ci sono pochi giocatori italiani che giocano in Serie A. Le squadre infatti preferiscono mettere come titolari atleti stranieri, con i giovani italiani costretti a restare in panchina e a non aver modo di migliorare.

Proprio di questo ha parlato LucaToni, che è intervenuto in collegamento su Sky Sport durante Sunday Morning. Ecco cosa ha detto l’ex azzurro sull’eliminazione dell’Italia dal Mondiale per la seconda volta consecutiva: “Un duro colpo al calcio italiano, soprattutto per come è venuta, venivamo campioni d’Europa. Abbiamo fatto qualcosa di straordinario vincendo l’Europeo e allo stesso tempo molto male con la Macedonia. Ora dobbiamo avere la forza di ripartire. Abbiamo dei giocatori che quando sono da sorpresa hanno fatto qualcosa di importante quando sono invece da dimostrare, noi siamo campioni d’Europa lì siamo calati. Tanti giocatori solo calati rispetto all’Europeo. La maglia della Nazionale pesa, soprattutto pesa quando sei campione d’Europa e qualche giocatore ha fatto fatica in tal senso”.

Invece sui giovani ha dichiarato: Non mi piace il termine garantire, perché bisogna meritarsi di giocare in Serie A nelle grandi squadre come ti devi meritare di arrivare in Nazionale. A giorno d’oggi si raggiunge con troppa facilità la Nazionale rispetto a quando giocavo io, deve essere un punto d’arrivo dopo tanti sacrifici. Si sta facendo poco per il vivaio, per il settore giovanile. Ma rimane sbagliato obbligare le grandi squadre del nostro campionato a far giocare giocatore gli italiani. Cerchiamo di far crescere i giovani”.