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Caressa: “Milan, ora devi fare qualcosa in più sul mercato. Serve…”

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Fabio Caressa ha rilasciato delle dichiarazioni a Sky Sport 24 sui possibili colpi di mercato del Milan. Ecco le sue parole.

Redazione Il Milanista

Fabio Caressa è intervenuto ai microfoni di Sky Sport 24 e ha parlato del mercato del Milan. Ecco le sue dichiarazioni:

Sui possibili colpi: "Adli, buon giocatore. Pobega, buon giocatore. Origi leggenda, ma non gioca da anni. Sono tre acquisti interessanti, ma credo che il Milan qualcosa in più debba fare adesso. In difesa sì, ma io non spenderei tanti soldi per un difensore. Mi concentrerei a centrocampo, prenderei un giocatore di qualità perché ha perso Kessie, ma soprattutto al Milan serve il trequartista in questo momento. Sia che parta da un lato e poi venga al centro e sia che faccia il trequartista puro, perché Pioli non è che deve giocare per forza col 4-2-3-1. Quell’uomo lì che ti fa la differenza è necessario”.

Sul rinnovo di Maldini: Mi è sembrata una cosa forzata. Secondo me non era convinto nessuno dei due a firmare questo contratto. Nella dialettica ci sono cose che ha voluto sottolineare, Paolo non è uno che dice le cose così. Ha detto “Sì abbiamo firmato, all’ultimo”, poi se uno vuole dare delle chiavi di lettura c’è un richiamo al lavoro fatto, al poco rispetto del lavoro fatto per questi giorni di attesa, secondo me c’è un rapporto non cominciato bene con la nuova proprietà perché probabilmente loro avessero contatti anche con gli altri possibili acquirenti, che essendo meno legati al gruppo Elliott forse avrebbero avuto diciamo più piacere a dare a Paolo una carica diversa immagino io".

Maldini non vuole essere un simbolo: "Per carità, niente di drammatico. Lui non vuole essere un uomo simbolo ed è per questo che non ha mai accettato altri incarichi prima di questi ultimi anni: lui vuole essere uno che lavora. Poi, tra l’altro, avendo imparato molto in questi anni si sente pronto ad avere responsabilità maggiori. Io ho sempre detto che Paolo Maldini è uno degli uomini cardine della vittoria del Milan, per una ragione molto semplice: i giocatori quando ci parli sottolineano tutti che era sempre lì. È una cosa importante, se ti chiami Paolo Maldini. Credo che non sia stato gestito bene questo rinnovo, andava gestito con meno tensioni”.