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Dalot: “Al Milan per essere più maturo e avere maggiore minutaggio”

Diogo Dalot

Ecco le parole dell'ex terzino destro del Milan Diogo Dalot dal ritiro della Nazionale portoghese sull'esperienza in Serie A

Redazione Il Milanista

Tra i protagonisti della scorsa stagione del Milan c'è stato sicuramente Diogo Dalot. Il giocatore, arrivato in prestito dal Manchester United, ha fornito ottime prestazioni con la maglia rossonera tanto da essere convocato prima dall'Under 21 lusitana e poi dal Nazionale maggiore per gli Europei, dove ha sostituito l'ex Inter e attuale giocatore del Manchester City, Joao Cancelo, risultato positivo al Covid.

L'ex Milan, come dichiarò al giornale portoghese A Bola, dichiarò: "Ero in vacanza, ero al ristorante e ho ricevuto una telefonata dal Portogallo. È stato un momento speciale. Da tempo volevo essere in Nazionale e quindi essere qui è un motivo di orgoglio. Ho sentito dire che è un gruppo molto buono, unito e che aiuta per integrare. Spero di farlo al più presto e dare una mano".

In estate il Milan ha provato a confermare il giocatore. Paolo Maldini e Frederic Massara hanno avuto molti contatti con la dirigenza dei Red Devils senza trovare l'accordo tra le parti. I rossoneri poi, a fine mercato, hanno chiuso con la Roma per l'arrivo di Alessandro Florenzi ma soprattutto il club di via Aldo Rossi sul giovanissimo Pierre Kalulu.

Le parole di Dalot dal ritiro del Portogallo

Dalot nei giorni scorsi è stato convocato dalla Nazionale del Portogallo per le sfide contro Qatar e Lussemburgo e oggi è intervenuto in conferenza stampa, dove è tornato sull'esperienza in rossonero della scorsa stagione:  “L’obiettivo della mia esperienza in Italia l'anno scorso era quello di essere più maturo e di giocare più partite possibile. Quello era ciò che cercavo. Sapendo che non è mai facile giocare in una squadra come lo United, ora sto cercando di guadagnarmi spazio poco a poco, dando sempre il massimo. Lottare sempre, ogni giorno. So di avere delle qualità ed è per questo che ho deciso di restare a Manchester e di accettare la sfida”.