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Cattaneo: “Il Milan non è costruito attorno a Ibra ma lui fa ancora la differenza”

Zlatan Ibrahimovic in azione.

Il noto giornalista di Dazn Marco Cattaneo ha parlato a MilanNews.it. Sentite le sue parole sul Milan e sulla lotta Scudetto

Redazione Il Milanista

“Sicuramente per il Milan la vittoria ottenuta contro il Napoli ha dato più forza e consapevolezza al Milan. È stata una di quelle partite in cui i punti contavano di più, uno spartiacque fondamentale perché se il Milan non avesse vinto dopo i pareggi contro Salernitana e Udinese sarebbe stato complesso immaginare una lotta fino all’ultimo per il titolo. Per il Milan la classifica sorride, le altre sentono più pressione”. Queste le parole di Marco Cattaneo sul Milan.

Su Stefano Pioli

Il noto giornalista di Dazn poi su Pioli dice: “Pioli i frutti li ha sempre raccolti, è maturato ed è diventato ancora più moderno. È un allenatore che ha studiato e che mette sempre qualcosa di nuovo nelle sue idee. Dal punto di vista della comunicazione è sempre stato eccellente, ha gestito anche situazioni umanamente difficili. Spesso giudichiamo un allenatore in base ai trofei ottenuti, in realtà puoi vincere anche non alzando una Coppa. Lui ha già ottenuto questo tipo di vittorie nel corso della propria carriera”.

Su Ibrahimovic

Ibrahimovic nelle partite prossime partite sarà determinante. Per tanto tempo secondo me è stato la torta del Milan, adesso è la ciliegina. È stato fondamentale per la rinascita rossonera, non soltanto per quello che ha fatto in campo ma anche per come ha trascinato tutto lo spogliatoio. I ragazzi più giovani avevano bisogno di un punto di riferimento così. Adesso anche se entra al settantesimo minuto terrorizza le difese avversarie e può risolvere le partite complicate. Non vedo più un Milan costruito attorno a lui ma può fare ancora la differenza”.

Su Giroud

“Giroud non è un giocatore da venti gol stagionali, finora ha segnato otto gol in campionato ma non ha avuto una continuità realizzativa straordinaria. Tuttavia, è un giocatore che serve per il reparto offensivo. Segnare gol pesanti e decisivi è una virtù che hanno in pochi. Lui è capace di questo, ha segnato contro il Napoli domenica sera ma anche deciso con una doppietta un derby che avrebbe potuto assegnare lo Scudetto all’Inter”.

Su Kalulu

“Kalulu è un classe 2000 che sa fare tante cose bene. Sta avendo un rendimento eccezionale per quella che era la sua valutazione e per quello che sembrava potesse dare nel momento in cui è arrivato al Milan. In realtà ha giocato partite importanti su livelli straordinari. È arrivato come terzino destro ma sta facendo anche il difensore centrale, un ruolo che probabilmente lo sta consacrando. Se giocasse in un’altra squadra probabilmente avrebbe addosso gli occhi di mezza Europa”.

Su Rafael Leao

“Leao è il top player del Milan. Ha soltanto bisogno di essere un po’ più concreto sotto porta ma la crescita degli ultimi dodici mesi è evidente. L’ha dimostrato anche al Maradona contro il Napoli”.

Infine su Tonali

“Per Tonali stravedo, è il giocatore che più incarna il senso di appartenenza a questa squadra, dà continuità a quella linea di italiani arrivati giovani e poi divenuti forti che ha caratterizzato anche il Milan della gestione Berlusconi. Secondo me una cosa che si percepisce in campo è anche la sua leadership, nonostante la giovane età è già riconosciuto come un leader e un giocatore a cui aggrapparsi”.