MILANO – Tra i tanti doppi ex di Inter-Milan, c’è anche il fantasista barese Antonio Cassano. L’attaccante ha parlato così a “La Gazzetta dello Sport” sulle sue esperienze con i club meneghini: “Ho dato più ai rossoneri, ho vinto uno scudetto bellissimo e una Supercoppa Italiana. Devo la vita a questo club che mi ha strappato alla morte quando ho avuto il problema al cuore: Berlusconi e Galliani mi hanno trattato come un figlio. Con Galliani però in Cina ci litigai di brutto: chiedevo il rinnovo, lui rimandava il discorso, allora chiesi la cessione e andai all’Inter. Un sogno da bambino che si realizzava. Lì ho incontrato due fratelli, Ausilio e Branca. Andavo molto d’accordo con Nagatomo, lo sento ancora. Prima di un derby entrai nella sua stanza alle 4 del mattino: dormiva con la mascherina sugli occhi, saltò per aria come un grillo“.
TRA I DUE CLUB, DOVE GIOCHEREBBE OGGI CASSANO ? – “Oggi sceglierei di giocare per l’Inter, in questo calcio con pochi talenti potrei ancora dire la mia. Il vero errore è stato smettere 4 anni fa, ma non si vive di ricordi“.
FUTURO –“Vorrei fare il direttore sportivo, ma nessuno mi ha offerto un progetto serio e concreto”.
PADDLE O CALCIO A 5 – “Col calcio a 5 ho chiuso, ora gioco a paddle. Devi prevedere le mosse del rivale, servono fantasia, imprevedibilità: è il gioco giusto per me”.

