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L’ammutinamento del capitano: zero minuti ed il ritorno ai cancelli di Vinovo

Leonardo Bonucci

L'ormai ex capitano del Milan non è sceso in campo

Redazione Il Milanista

Leonardo Bonucci

DI GIOVANNI MANCO

MILANO - Finisce qui, dopo un solo anno, l'avventura di Leonardo Bonucci al Milan. Arrivato una stagione fa come grande uomo copertina di un mercato pirotecnico dell'allora proprietà cinese, Leo si è subito affibbiato la responsabilità della fascia da capitano e non solo: su di lui il carico di una squadra chiamata a rilanciarsi sulla scena nazionale, su di lui il carico e la pretesa (da lui stesso invocata tra l'altro) di dover "spostare gli equilibri". Niente di tutto questo. Dopo una sola stagione di più ombre che luci Leo torna a casa, torna alla Juventus, in quella squadra per la quale aveva giurato amore eterno e dalla quale si è allontanato come avesse avuto una "sbandata" con un'altra donna prima di pentirsene. Nella notte il Milan ha disputato la seconda gara della sua International Champions Cup: nella sconfitta contro il Tottenham di Pochettino, Bonucci non è mai sceso in campo. Segno inequivocabile di una cessione imminente, di un ritorno imminente ai tanto chiacchierati cancelli di Vinovo dove questa volta è pronto a "legarsi" per davvero. Zero minuti dicevamo, e fascia da capitano sul braccio del collega di reparto con cui ha fatto bene da gennaio in poi, Romagnoli. La fascia sul braccio di Alessio Romagnoli non è un caso ed è una storia tanto opposta a quella di Bonucci che conferma la regola: Romagnoli ha lavorato, ha corso, si è fatto le ossa, è stato in silenzio e nell'ombra ha imparato dai più grandi ed ora si è preso il Milan. Niente esaltazioni, niente pretese, niente equilibri, il modo ideale per diventare leader. Ora Bonucci esce di scena, e ci esce in modo contrario a come ci è entrato: nell'indifferenza. Con zero minuti giocati nella International Champions Cup. Sembra quasi un'ammutinamento al grande capitano.