Ibra al Milan, ci sono dei dubbi
MILANO – Nelle ultime settimane non s’è fatto altro che aggiornare le voci di mercato riguardanti il Milan con le novità sulla trattativa che avrebbe dovuto portare Zlatan Ibrahimovic in rossonero; ad oggi, però, l’affare sembra più vicino a sfumare che a compiersi positivamente. Lo riporta questa mattina La Gazzetta dello Sport, la quale ha analizzato, in maniera dettagliata, tutte le motivazione per cui si è passati dal “quasi sì” dello svedese al Milan al “quasi grazie lo stesso” di queste ore.
QUESTIONE TECNICA – Come dichiarato da Maldini e Boban, Ibrahimovic non gioca dal 20 ottobre, ultima gara della MLS con i LA Galaxy. A 38 anni mantenersi in forma è più che una necessità e, se non ci sono dubbi sul fatto che Ibra abbia mantenuto al meglio il suo fisico, se ne evidenziano diversi sulla possibilità di essere da subito incisivo in un campionato difficile come la Serie A ed in una big come il Milan dopo due mesi di inattività.
QUESTIONI FAMILIARI – I figli non si sposterebbero da Stoccolma per sei mesi, ma per un anno e mezzo, come richiesto dallo stesso Ibra alla dirigenza rossonera. I dirigenti del Milan, legati alle policy della proprietà, non possono impegnarsi così a lungo e, per ora, non sembra esserci margine per un accordo rapido.
Il Milan non ha intenzione di dare un ultimatum a Ibrahimovic, ma è chiaro che non potrà aspettare all’infinito. Sempre che Ibra, comunque allettato dal voler essere di nuovo determinante al Milan, non decida per l’ipotesi ritiro. CLICCA QUI>Intanto, il Milan valuta il piano B ad Ibra: si tratta di Mandzukic?
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