In merito all’imminente Milan-Juventus e all’attualità in casa rossonera, la nostra redazione ha intervistato telefonicamente in esclusiva Andrea Manzo, pilastro rossonero tra il 1983 e il 1987.
A tuo avviso il Milan è meritatamente primo in classifica?
“Secondo me sì. Per il fatto che la squadra ha come obiettivo di dominare sempre l’avversario. Ma poi anche per un altro fattore…”.
Quale?
“C’è per caso una squadra in Europa che può schierare contemporaneamente Maignan, Teho Hernandez, Leao, Pulisic, Reijnders e Giroud? Il Milan è tornato a essere un top club di livello europeo”.
A proposito di Europa: in Champions però i punti stentano ad arrivare. Appena due dopo altrettante partite…
“Guardate però che gioco ha espresso il Milan in quelle due partite. Io dico di aspettare il prosieguo del girone…”.
A tuo avviso il Milan ha chance concrete per ambire a arrivare fino in fondo in Champions?
“Sì. L’anno scorso, con un organico inferiore, è arrivato in semifinale”.
Ti ha stupito l’impatto che ha avuto in rossonero Adli?
“No, perché ha già una stagione di Milan alle spalle. La vera forza dei rossoneri è la lunghezza dell’organico. Molti sostengono che sia inferiore all’Inter sotto questo punto di vista. Io non la penso così. Le seconde linee sono all’altezza delle prime”.
Quindi il Milan non avrà problemi contro la Juventus senza Maignan e Teho Hernandez…
“Secondo me il Milan se la può giocare contro la Juve ad armi pari, anche senza Maignan e Teho Hernandez”.
È già un viatico decisivo per lo scudetto?
“Secondo me no, però – siccome, alla fine, il Milan non ha convinto solo contro l’Inter – sarà un ottimo test per capire se i rossoneri sono una squadra ben strutturata per poter prevalere nettamente negli scontri diretti”.
