Paolo Di Canio, ex attaccante con un passato tra Serie A e Premier League e oggi opinionista Sky, è recentemente intervenuto al Club su Sky Sport per analizzare l’ultima giornata del nostro campionato, soffermandosi anche sul momento del Milan.
I rossoneri, reduci dal deludente pareggio di Parma, secondo Di Canio stanno pagando a caro prezzo le assenze, in particolare quella di Rabiot. Ecco le sue parole.
L’analisi di Di Canio: equilibrio e assenze pesanti
“Le assenze sono determinanti. Faccio u paragone con il Manchester City: quando ha ricominciato ad avere qualità offensiva, ha difeso anche meglio. Dalla Cremonese in poi, il Milan è cresciuto e aveva undici giocatori che correvano nelle due fasi, con equilibrio, disciplina, giocavano in funzione del compagno. Andavano a finalizzare subendo zero gol. Nelle ultime cinque il Milan ne ha fatti 8 e subiti 6, il gioco è di squadra, non si scappa. Se tu aspetti solo che Leao faccia gli strappi, nell’economia della gestione della partita il fatto che non dia mai un riferimento e addirittura a volte cammini lo sopporti, ma senza l’aiuto di Rabiot i gol da dove vengono? Questa squadra è cresciuta quando ha giocato di squadra. Leao deve giocare sempre, è quello più qualitativo, però se non c’è Rabiot da quella parte è un grandissimo problema.”
Le parole di Di Canio sottolineano come il Milan abbia perso equilibrio e compattezza con l’assenza del centrocampista francese, elemento fondamentale per la doppia fase e per l’identità tattica della squadra.