MILANO - Il Milan è uscito sconfitto per 2-1 dall'Allianz Stadium: ecco le pagelle di Tiziano Crudeli.
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Juve-Milan: le pagelle di Tiziano Crudeli
Le pagelle di Crudeli per gli amici de "ilmilanista.it"
Reina 6 - Bella parata nel primo tempo su una rovesciata di Mandzukic. Incerto in alcune uscite ma, nel complesso, non fa rimpiangere Donnarumma.
Calabria 4,5 - Fa il compitino in difesa. Quando deve accompagnare l'azione offensiva va in difficoltà e, nel finale, regala alla Juventus la palla del 2-1.
Musacchio 4,5 - Commette un'ingenuità colossale, provocando il calcio di rigore che permette a Dybala di pareggiare. Qualche minuto più tardi fa un buon intervento su Mandzukic in scivolata, ma non riscatta una prestazione ampiamente insufficiente.
Romagnoli 5,5 - Sempre attento nel primo tempo, complice una Juve poco pericolosa. Nella ripresa, col crescere degli avversari, trova qualche difficoltà e si perde Kean in occasione della seconda rete bianconera.
Rodriguez 6 - Ordinato in fase difensiva, poco propositivo quando bisogna attaccare.
Kessié 5 - Fisicamente non è al top e si vede: perde una quantità notevole di palloni.
Bakayoko 7 - Il solito gigante in mezzo al campo. Stavolta abbina quantità e qualità, servendo anche l'assist a Piatek.
Calhanoglu 6 - Frizzante nel primo tempo, costantemente sollecitato dai compagni e sempre nel vivo del gioco. Col passare dei minuti accusa la stanchezza.
Suso 6 - Bene nei primi 45 minuti, protagonista con qualche bella giocata. Si spegne gradualmente nella ripresa.
Borini 6 - Un motorino inesauribile. Aiuta moltissimo Rodriguez sulla fascia sinistra e sfiora anche il gol nel secondo tempo.
Piatek 7 - Cecchino infallibile: concretizza alla perfezione l'assist al bacio di Bakayoko. Fa reparto da solo e mette sempre in affanno la retroguardia bianconera.
Castillejo 6 - Entra nel momento più difficile per la squadra, non trova spunti vincenti.
Cutrone ng - Entra solo a cinque minuti dal termine.
Gattuso 6 - La squadra gioca con personalità e coraggio, sfiorando il colpaccio sul campo della Juve ma, alla fine, arriva la beffa.
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