MILANO- Durante un intervista rilasciata al Corriere Della Sera, Isaac Akuetteh ha parlato del suo futuro, della sua voglia di tornare sul campo e di dimostrare che l’incidente lo ha fortificato. Il 31 agosto del 2014, per colpa della musica troppa alta nelle cuffie, non ha avvertito l’arrivo di un treno che lo ha travolto. Le sue condizioni erano disperate: la promessa rossonera lottò per 9 giorni fra la vita e la morte fino a quando non si svegliò dal coma.
Cominciò un lungo e lento susseguirsi di interventi molto pericolosi ed invasivi per via delle sue condizioni mediche, ed oggi a distanza di quasi tre anni da quell’incidente ha espresso chiaramente le sue idee per il suo futuro e per la sua carriera.
“Neanche quel treno che mi ha travolto è riuscito a distruggere il mio sogno: entrare in campo a San Siro e sentire la curva dei tifosi del Milan che mi incita come facevano quando giocava il mio idolo George Weah, nell’ultima stagione prima dell’incidente avevo segnato 9 gol, però ero cresciuto fisicamente per cui avevamo deciso con la società di andare a ‘farmi le ossa’ per un anno al Varese”.
Una stagione mai iniziata a causa dell’incidente: “È stata dura ma ce l’ho fatta grazie alla voglia di tornare al Milan”.
Durante l’intervista ha avuto modo di rispondere a qualche domanda sul portiere Gianluigi Donnarumma:
“Gigio? Era il più forte già allora e segnargli in allenamento era così difficile che poi i portieri avversari mi sembravano battibili.”