MILANO – Adriano Galliani, storico amministratore delegato del Milan, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni del Messaggero Veneto.
RETROSCENA DI MERCATO – “Nel 2016 abbiamo fatto il possibile per prendere Zielinski, ma dalla stagione prima non eravamo più liberi di fare mercato e alla fine il ragazzo andò a Napoli. Zielinski, però, era un giocatore che ci piaceva tantissimo”.
SU BRAIDA – “Ariedo lo conosco da novembre del ’75, quando lo scambiammo nel mercato con Peressin che andò al Palermo e lui venne al Monza. Un mese dopo venimmo a vincere a Udine per 1-0, si giocava ancora al Moretti. A fine stagione fummo promossi in B. Ariedo, terminata la carriera nel Sant’Angelo Lodigiani, venne a fare il ds al Monza, mentre nel 1984 lavorò all’Udinese. Poi, quando Berlusconi prese il Milan, mi raggiunge in rossonero. Braida ha fatto un lavoro straordinario, ha portato tanti campioni al Milan. Lo considero come un fratello”.
SU ZACCHERONI – “Fu una idea tutta mia. Noi qualche anno prima puntammo su un allenatore, Sacchi, che non aveva mai allenato in Serie A. Detto che non ci siamo mai fatti condizionare dal curriculum, Alberto aveva fatto molto bene con l’Udinese portandola al terzo posto e a me piaceva da matti come giocavano i bianconeri. Lo Scudetto? Eravamo reduci dalle due stagioni peggiori della gestione Berlusconi: un decimo e un undicesimo posto con Sacchi e Capello in panchina. Braida mi disse che Alberto aveva già firmato con un’altra squadra, alzai il telefono e lo chiamai: era libero e trovammo l’accordo in poco tempo”.
CLICCA QUI>Intanto, ecco tutte le principali notizie dal mondo Milan in aggiornamento live
