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ESCLUSIVA – Ganz: “Atalanta-Milan gara da Champions, Gattuso dovrà temere la loro fisicità. Se penso a Bergamo ho i brividi, sarò per sempre grato”

Ganz con la maglia del Milan

Maurizio Ganz in esclusiva per Ilmilanista.it

Redazione Il Milanista

Di Giovanni Manco

MILANO - In vista di Atalanta-Milan, abbiamo intervistato un'altra voce storia: Maurizio Ganz. Doppio ex della gara.

Domani sera si giocherà un attesissimo Atalanta-Milan, cosa dobbiamo aspettarci? "Sarà una gara da Champions, uno scontro diretto non decisivo ma importantissimo. Stanno entrambe molto bene ed entrambe scenderanno in campo per vincerla. Una vittoria per i rossoneri sarebbe ancora più importante visto che poi per loro il calendario sarà abbastanza abbordabile. Sarebbero tre punti pesanti".

Gattuso ha messo in guardia dalla fisicità dell'Atalanta, pensi che i calci piazzati possano essere un problema? "Sì, ma non solo quelli. L'Atalanta ha anche qualità nei singoli con Papu Gomez e Ilicic su tutti. Poi c'è Zapata che è in assoluto il giocatore più in forma del campionato. Sui calci da fermo sono pericolosi è vero. Inoltre Gattuso ha ragione a temere la fisicità perché loro vengono a prenderti uno contro uno e se non stai bene fisicamente ti passano sopra".

Come inquadri la lotta Champions League? "C'è un equilibrio incredibile ed è bello così. Ci sono 4-5 squadre in lotta per il terzo e quarto posto perché bisogna vedere anche come andrà l'Inter. Milan, Inter, Lazio, Roma, Atalanta... Tutte si giocano la possibilità di andare in Champions League".

Che duello è Piatek-Zapata? "Zapata speravo potesse emergere un po' prima, quando era a Udine o a Genova, è esploso a Bergamo è non è strano perché quello è l'ambiente ideale per esplodere. Piatek è arrivato dal Genoa che faceva gol e li sta facendo anche al Milan. Zapata è più forte fisicamente, Piatek è più forte sotto porta. Entrambi però, a modo loro, sono fondamentali per le loro squadre".

Hai sempre affermato la tua fede rossonera, quindi domani tiferai probabilmente per il Milan. A Bergamo però hai trascorso diverse stagioni, che rapporto hai con la piazza? "Ho passato 4 anni o qualcosa di più da loro, Bergamo devo ringraziarla perché mi ha fatto giocare in Serie A dove mi sono affermato, mi ha dato la possibilità per essere convocato dalla Nazionale in occasione delle qualificazioni alla Coppa del Mondo del 94.. A l'Atalanta devo molto e la ricordo sempre con piacere. Quando penso a Bergamo mi vengono i brividi, sia per quello che ho fatto io sia per quello che mi ha dato il pubblico. Ogni anno organizzano la festa della Dea e mi chiamano, provo sensazioni incredibili ogni volta nonostante siano passati tanti anno. Mi fanno sentire importante e li ringrazierò per tutta la vita".