Camoranesi: "Ibra? Farebbe la differenza in Serie A. Tutti lo vorrebbero"

Camoranesi: “Ibra? Farebbe la differenza in Serie A. Tutti lo vorrebbero”

Camoranesi:
Ecco le parole dell'ex bianconero

MILANO – L’ex campione del Mondo Mauro German Camoranesi, oggi commentatore di DAZN, ha rilasciato un’intervista ai microfoni del quotidiano felsineo “Il Resto del Carlino“. Tra gli argomenti toccati dall’ex bianconero: il Bologna, Mihajlovic e Ibrahimovic, sogno non troppo segreto del club di Caputo e del Milan. Ecco le sue parole:

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SUL BOLOGNA – “Il Bologna visto contro la Juventus mi ha impressionato. E’ vero che non sempre arrivano i risultati, ma la quadra gioca bene. C’è differenza dal perdere giocando male e perdere ricevendo complimenti, perché sai che prima o poi i punti arriveranno. L’anno scorso hanno fatto un gran girone di ritorno, e sinceramente non pensavo che sarebbero ripartiti con la stessa grinta. Si vede che è una squadra intensa, proprio come il suo allenatore. Il Bologna è una bella realtà“.

SU MIHAJLOVIC – “Ci siamo incontrati poche volte sul campo, ma so bene che era un grande giocatore: uno dei migliori nel suo ruolo. Tutt’oggi è difficile trovare uno che calcia in quel modo. Del Mihajlovic allenatore invece mi piaceva molto il suo Torino: giocava bene, anche se poi non sempre sono arrivati i risultati. Il Bologna sta mantenendo questa falsariga. La sua assenza in panchina? Bisognerebbe viverla dall’interno per capire. Di certo sembra che lui e i suoi giocatori siano molto legati. L’importante però è che loro sappiano bene cosa devono fare, e così mi sembra. I giocatori sono consapevoli della situazione, e si vede che danno tutto per il proprio allenatore”.

SU IBRAHIMOVIC – “Potrebbe ancora benissimo fare la differenza in un campionato come la Serie A. Il suo ritorno sarebbe importante per tutto il calcio italiano. Io credo che le avversarie non sarebbero contente di affrontare un Bologna con Ibra in campo. Problemi in spogliatoio? Ho giocato con lui alla Juventus quando era giovane e posso dirvi che sa assolutamente stare al proprio posto. In 15 anni ai massimi livelli non ho mai sentito una lamentela sul suo conto da parte di un compagno di squadra. Una cosa è come si sta nello spogliatoio e un’altra è quello che sembra da fuori: Ibra si mostra come uno molto sicuro di sé, ma vi assicuro che ogni giocatore lo vorrebbe nella propria squadra”.

 

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