[fncvideo id=198295 autoplay=true]
Josè Altafini ha parlato al Corriere della Sera: “Ho la pensione sociale, vivo con 700 euro al mese. Quella da ex calciatore non riuscii a farla. Diciamo che sono tornato alle origini, ma le scarpe le ho ancora..…Sì, devo lavorare, ma bisogna sempre darsi da fare a questo mondo, chi si ferma è perduto. Non ho la pensione da calciatore perché non sono riuscito a farla. Ho versato solo tre anni di contributi. Quando ero andato a chiedere il riscatto mi avevano chiesto 70 milioni di lire di arretrati… Ho la pensione sociale da 700 euro al mese”.
NUOVO LAVORO – “L’azienda non è mia, magari lo fosse. Io aiuto, trovo clienti, faccio, promuovo. Sono testimonial. L’erba sintetica è il futuro, altro che il fango dove giocavo io”.
ADDIO SKY – “Arrivarono dei personaggi che mi facevano la guerra per prendere il mio posto e io ho detto tanti saluti, amici. In Italia a volte viene premiata la raccomandazione e non la competenza. Mettono i giovani che urlano senza fantasia. Quando li sento abbasso il volume. Io ho inventato il manuale del calcio, il golasso”.
RETROSCENA ANTIDOPING – “Prima degli esami le squadre davano le pastigliette. Roba leggera, tipo quelle per stare svegli e aumentare le prestazioni. Come prendere 5 6 caffè”.
NO PRESSIONI – “Non mi sono mai piaciuti quelli che ti stanno col fiato sul collo. Tipo Conte adesso. Io scapperei…”.
Intanto il Milan è su sei centrocampisti: CONTINUA A LEGGERE
Seguici anche su: Facebook / Instagram / Twitter