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MILANO – Gara impegnativa tanto per i giocatori quanto per il signor Calvarese che, già nel primo tempo, si trova a dover assegnare un rigore per parte (fallito da Berardi il primo, realizzato da Bacca il secondo) e ad annullare giustamente un gol per fuorigioco. Come se non bastasse, il rigore rossonero non solo era dubbio, ma al momento della conclusione il colombiano scivola e sfiora la sfera anche con il piede sinistro. Nella ripresa c’è spazio per un altro gol annullato a Bacca e per le proteste del Sassuolo per un fallo di Paletta in area. Gara non facile.
Le squadre sono molto lunghe: nella prima mezz’ora raramente si vedono duelli a centrocampo. In avvio il Sassuolo mostra una buona organizzazione, rendendosi pericolosissimo con tagli in verticale e passaggi filtranti che scavalcano spesso la linea difensiva rossonera (proprio da uno di questi passaggi nascerà il rigore sbagliato da Berardi. Il Milan a sua volta si destreggia nei pressi dell’area avversaria con una fitta rete di passaggi corti, ma le maglie neroverdi sono strette ed è difficile trovare gli spazi.
Nella ripresa la gara si fa più nervosa; il Sassuolo cresce con le ali che si insinuano tra gli avversari con tagli centrali. Montella capisce l’antifona e toglie Bacca per Ocampos, passando al tridente leggero per dare più movimento e velocità all’attacco. Le squadre si allungano di nuovo, il che mette in difficoltà i terzini rossoneri ma Paletta-Zapata sono insuperabili. Suso ha l’occasione per chiuderla ma il suo tiro è molle; Donnarumma risponde bene all’unico tiro veramente pericoloso di Berardi e il Milan conquista la sua prima vittoria esterna contro il Sassuolo (unica squadra contro cui mancassero i 3 punti in trasferta in tutta l’Era Berlusconi)
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