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Zanetti: “Speriamo di avere forze per tentare l’impresa: loro i migliori dell’A”

Paolo Zanetti, allenatore del Venezia

Ecco le parole del tecnico del Venezia Paolo Zanetti in conferenza stampa

Redazione Il Milanista

Il Milan ha deciso di non mandare in conferenza stampa Stefano Pioli, una scelta non condivisa dagli avversari del Venezia che hanno mandato il proprio tecnico, Paolo Zanetti, a rispondere alle domande dei giornalisti. Ecco le sue parole in conferenza

Turnover? - "Stanno tutti abbastanza bene, non ho defezioni particolari se non quelli che non c'erano nell'ultima partita. Abbiamo un altro giorno intero domani, oggi li ho visti bene, sono tutti sul pezzo, non abbiamo alcun tipo di avvisaglia diversa, posso scegliere in base al tipo di partita e non in base agli infortuni".

Che reazione ti aspetti dopo quanto successo contro lo Spezia? - "Normale che siamo arrabbiati e delusi, sentimenti che penso abbiano tutte le persone che hanno a cuore il Venezia. Noi chiaramente di più perché sul campo abbiamo dato tutto, con una prestazione che nel 99% dei casi porta punti. Purtroppo quel che è successo lo hanno visto tutti, spero sia passata la delusione e sia rimasta la voglia di rivincita. Aldilà delle motivazioni che arrivano da questo tipo di partite, speriamo di avere ancora più forze per tentare l'impresa".

 Paolo Zanetti, allenatore del Venezia

Ci sono stati dei minuti in cui lo Spezia ha allargato gli esterni stando molto molto alto, ti aspetti un gioco simile dal Milan? -  "Il Milan non penso lo copi dallo Spezia (ride ndr). Ha un'identità abbastanza chiara, è la miglior squadra della Serie A, ha ampiezza, profondità e gioco tra le linee, tutte le armi possibili e immaginabili, dobbiamo cercare di contrastarle tutte. Dobbiamo pensare a come poter mettere in difficoltà anche noi il Milan, perché se la giochiamo sulla difensiva abbiamo già perso. Faremmo novanta minuti da spettatori e non lo voglio fare, andremo là con grandissimo rispetto e l'umiltà del caso, farò qualche piccolo accorgimento, ma dovremo fare in modo di metterli in difficoltà, non solamente con il pensiero di difenderci, altrimenti sarebbero novanta minuti di agonia".