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La Champions un punto di partenza, ora bisogna tornare a vincere

Il Milan festeggia l'ingresso in Champions League.

Il Milan vuole tornare ad essere competitivo.

Redazione Il Milanista

La qualificazione in Champions League ottenuta dall' AC Milan nell'ultima giornata di Serie A è sicuramente un traguardo importantissimo per il club di Via Aldo Rossi. La vittoria sul campo dell' Atalanta a Bergamo, al Gewiss Stadium, è stata netta. Il Milan infatti non ha quasi mai sofferto le incursioni della Dea ed è stato il più cinico possibile, affinché potesse assicurarsi un posto sul treno della massima competizione europea per club.

I GUADAGNI - La qualificazione porta sicuramente enormi benefici per il club proprietà di Elliot. Sia a livello economico che di appeal internazionale il Milan infatti potrà fare enormi passi in avanti. Con l'ingresso in Champions League saranno circa ottanta milioni di euro ad entrare nelle casse del club rossonero, che grazie a questi soldi potrà avere maggiore libertà sul mercato.

I NOMI PER IL MERCATO - Per tornare ad essere competitivi ai livelli massimi su tutti i fronti questa rosa infatti non basta. Le priorità assolute sono una punta titolare e un esterno destro.

Per quel che riguarda l'attaccante il nome più caldo delle ultime ore è quello di Dusan Vlahovic, profilo che piace molto a Paolo Maldini e Massara e che allo stesso tempo rispetta i paramenti di Elliot.

 Tomori affronta Vlahovic nel match tra Fiorentina e Milan.

Sugli esterni la situazione sembra essere leggermente più complessa. Con l'opzione Thauvin ormai sfumata il Milan punta su Lucas Vazquez, attualmente in forza al Real Madrid. Il nodo più difficile da sciogliere è senza dubbio quello legato all'ingaggio.

TORNARE GRANDI - La strada tracciata da Elliot è chiara: ridurre i costi e tornare competitivi nel minor tempo possibile. La storia dell'Ac Milan lo impone. Non sarà facile. Certamente ci vorrà del tempo, come detto da Paolo Maldini, ma il Milan non potrà mai essere una semplice comparsa in Champions League.

Bisogna cercare di sedersi il più presto possibile al tavolo dei più grandi, lì dove il Milan merita di stare.