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Ex Milan, Mirabelli: “Stavo per prendere Immobile, ma poi…”

Massimiliano Mirabelli, ex d.s. del Milan

Il racconto dell'ex dirigente rossonero

Redazione Il Milanista

MILANO - Nel corso di un'intervista rilasciata ai microfoni di calciomercato.com, Massimiliano Mirabelli, ex direttore sportivo del Milan, ha svelato alcuni retroscena sulla sua esperienza nel club rossonero, a partire dal suo più grande rimpianto: "Il mio rimpianto si chiama Ivan Rakitic. Andai anche a Barcellona per incontrarlo, prima ancora di diventare ufficialmente un dirigente del Milan. Il Barcellona tentennava per il rinnovo, così provai a inserirmi. Poi purtroppo il closing andò per le lunghe e non riuscimmo a prendere il giocatore. Sono convinto, però, che se io e Fassone fossimo stati già dentro alla società saremmo riusciti ad ingaggiare Rakitic".

SULL'ACQUISTO DI CALHANOGLU - "Aveva mostrato grandi qualità, ma era un po' uscito dai radar internazionali perché veniva da un lungo periodo di squalifica. Anche nel Bayer Leverkusen era finito un po' ai margini del progetto. Noi lo seguivamo da diversi anni e abbiamo aspettato il momento giusto per acquistarlo. E' stata una scommessa e oggi, considerando le sue prestazioni, posso dire che l'abbiamo ampiamente vinta".

SULL'ACQUISTO DI KESSIE - "L'Atalanta aveva già un accordo per darlo alla Roma, ma io avevo una carta molto importante da potermi giocare: la volontà del giocatore, il quale preferiva trasferirsi a Milano. Ricordo che con il suo procuratore c'è stata una lunga trattativa, terminata alle 3 di notte e portata avanti in uno sgabuzzino di un hotel nella periferia di Milano, poiché non potevamo farci vedere pubblicamente. In piena notte abbiamo svegliato anche Franck affinché ci raggiungesse per concludere l'accordo".

SUL MANCATO ARRIVO DI IMMOBILE - "Volevo acquistarlo, ma non avevo fatto i conti con Lotito. Noi avevamo già l'accordo con Immobile, poi però la Lazio chiese 100 milioni di euro per lasciarlo andare e così l'affare non andò in porto. Il presidente biancoceleste sapeva di avere un campione in casa e non voleva privarsene".

 Massimiliano Mirabelli, ex d.s. del Milan