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Fiorentina-Milan: l’orgoglio che non cancella gli errori

Fiorentina-Milan: l’orgoglio che non cancella gli errori - immagine 1

Non basta la reazione d'orgoglio al Milan che cade per la prima volta in campionato con la Fiorentina. Ecco il commento alla gara del Franchi

Redazione Il Milanista

E' notte fonda al Franchi, nonostante i tre goal segnati dal Milan perché alla fine è la Fiorentina a festeggiare. Tanti gli errori tecnici dei rossoneri, che hanno compromesso la gara, che pesano tantissimo dopo il triplice fischio del direttore di gara. Una partita dalla due facce quelle del Diavolo, poco incisivo e concreto nei primi 45'. Rabbioso nella seconda frazione di gioco. Alla fine però arriva la prima sconfitta in campionato per il club meneghino che può prendersela solo con sé stesso e ha poco da recriminare se non sui suoi errori.

Primo tempo

E proprio dagli errori bisogna partire, in primis quello di Tatarusanu, al 15', che favorisce il goal dell'1-0 viola. Alfred Duncan non può che appoggiare facilmente in rete la palla. Un episodio che però spiega benissimo il primo tempo del Milan, poco attento, impreciso quasi supponente in alcuni frangenti. Perché i rossoneri hanno avuto le occasioni per pareggiare. Sia dopo la prima rete, che dopo la seconda segnata dall'ex Saponara al 45+1'. In mezzo gli errori di Ibrahimovic, che di testa sbaglia un goal praticamente già fatto e di Leao che spreca tutto al 30' Il possesso palle ha portato a poco, meglio la Fiorentina molto più cinica e famelica.

Secondo tempo

Pronti via e Ibrahimovic si mangia un'altra rete, Leao gli serve una palla d'oro ma lo svedese non ne approfitta, la palla si spegne sul fondo. Il preludio alla terza rete viola, che arriva puntuale con Vlahovic che annichilisce Gabbia, al 60', ed esulta 'alla Ibra'. Sul 3-0 però i rossoneri hanno finalmente una reazione d'orgoglio ed è ovviamente il solito leone a caricarsi la squadra sulle palle, due reti nel giro di cinque minuti( 62' e 67'). Due goal che illudono i tifosi, e non solo, di poter agguantare il pareggio. Poi ci mette lo zampino Theo Hernandez, superficiale, si fa rubare la palla da Nico Gonzales che serve ancora il 9 serbo che ne fa un altro e chiude la partita. Inutile un'altra magia di Ibra che propizia l'autorete di Venuti. Non basta l'orgoglio al Franchi.