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Acmilan.com | Rassegna stampa rossonera del 7 settembre 2021

acmilan.com | La Rassegna Stampa rossonera di oggi

Ecco la rassegna stampa a tinte rossonere, di martedì 7 settembre, tratta direttamente dal sito ufficiale del Milan

Redazione Il Milanista

Milan, la rassegna stampa del 7 settembre 2021

(fonte: acmilan.com) Con la pubblicazione delle notizie della rassegna stampa quotidiana, AC Milan non intende in alcun modo avallarne o confermarne la veridicità.

SI SCALDA IBRA (Gazzetta dello Sport)

Lo svedese sta bene: domenica a San Siro potrebbe giocare un tempo, forse partendo dall'inizio. Rebić o Leão sono le alternative. Meglio scordarsi la felpa nera col cappuccio degli ultimi tempi: domenica pomeriggio Zlatan sbucherà dal tunnel di San Siro con addosso i panni più comodi, quelli di chi è pronto a scendere in campo.

KESSIE SI RIPRENDE IL CENTROCAMPO (Gazzetta dello Sport)

Kessie sarà pronto per la Lazio. Nessuna conferma su un'offerta del PSG per gennaio, però il rinnovo rossonero resta difficile. In ogni caso contro la Lazio tornerà disponibile. Oggi pomeriggio a Milanello Kessie è atteso in gruppo. Se anche oggi dovesse fare lavoro personalizzato nessun allarme, nella sfida contro la Lazio ci sarà.

FLORENZI, ARIA DI DERBY (Corriere dello Sport)

L'allenatore rossonero potrà allargare il ventaglio di possibilità non solo sulla trequarti, contro la sua ex squadra. Pioli pronto a dare fiducia a Florenzi, per lui giocare contro la Lazio sarebbe il modo migliore per tornare ad indossare una maglia da titolare nel nostro campionato dopo il PSG e il titolo europeo.

 Olivier Giroud, attaccante rossonero

SI ATTENDE ANCHE GIROUD (Tuttosport)

Dopo due gironi di riposo, oggi il Milan torna ad allenarsi a Milanello per iniziare a preparare la partita di domenica sera contro la Lazio. Attesa anche in merito alle condizioni fisiche di Giroud, alle prese con l'isolamento domiciliare dopo esser risultato positivo al Covid. Ma oggi, Pioli potrà contare sul rientro di Franck Kessie

IBRA, IL GOL DAVANTI AI TIFOSI (Tuttosport)

28 gol nella sua seconda vita in rossonero, solo uno di fronte ai suoi tifosi. Paradosso del calcio nell'era Covid. Ibrahimović è tornato a Milano nel gennaio del 2020 ma ha potuto giocare in un San Siro aperto al pubblico solo per due mesi. E davanti ai suoi fan, il "Dio" di Milano ha segnato solo un gol, il 28 gennaio 2020 in Coppa Italia contro il Torino.

RIPRESA DI FUOCO (Il Giorno)

La lunga rincorsa di Zlatan. Il Milan ci spera, sapendo però che forzare potrebbe essere un rischio. Il numero 11 rossonero è fisicamente pronto per il rientro in campo. L'improvvisa assenza di Giroud ha costretto lo svedese ad accelerare il suo rientro. Motivo per il quale vedere Ibra dall'inizio contro la Lazio non appare un'eresia

"LIBERO DI SOGNARE" (Corriere dello Sport)

Il prossimo 30 settembre uscirà l'autobiografia intitolata "Libero di sognare", e pubblicata da Feltrinelli, di Franco Baresi, attuale vicepresidente onorario milanista nonché storico capitano: lo ha annunciato ieri l'ex difensore tramite i social. L'evento librario è molto atteso dai tifosi.

 Stadio San Siro

DUE STADI, COSTI ALTI (Corriere dello Sport)

Fa ancora discutere la questione legata al destino dello stadio, a Milano. Il sindaco Beppe Sala ha escluso l'impiego contemporaneo di due impianti: i costi sarebbero insostenibili, da parte del Comune: "Una struttura così importante dev'essere utilizzata in modo permanente. E di sicuro non possiamo limitare lo stadio di San Siro alle partite delle nazionali".

È MATCH SU SAN SIRO (Il Giornale)

Si è riaperto il match tra Sala e Bernardo sul futuro di San Siro. Nel programma del centrodestra c'è il progetto del nuovo stadio targato Milan-Inter ma senza demolire in toto il Meazza, giù solo il terzo anello e nuova vita per l'impianto storico con tetto apribile, ristorante panoramico, annessi e connessi. Ma Sala boccia il piano.

SAN SIRO, L'ATTACCO DI SALA (Libero)

Beppe Sala attacca su San Siro e si dimentica che lui ha giocato a non decidere. La posizione di Bernardo è chiara: di là il nuovo stadio, di qua il vecchio caro Meazza. Che non è un'eresia. Eppure il sindaco, Beppe Sala, la considera tale. Per il primo cittadino uscente, l'opzione dei due stadi non sarebbe possibile.