Il futuro di Vlahovic alla Fiorentina è sempre più appeso ad un filo. Praticamente certo il suo addio, molto più incerta invece la sua destinazione. Tanti i club interessati a lui. E fra questi spunta il Milan di Stefano Pioli, che starebbe cercando una punta per rinforzare un attacco troppo spesso orfano di Ibrahimovic e Giroud, tra l'altro entrambi in età calcisticamente avanzata. Elliott ha sempre guardato al futuro con giovani interessanti e di prospettiva e Vlahovic sembra proprio essere il nome giusto per i rossoneri.
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Vlahovic, gli agenti escludono il rinnovo: il Milan studia la strategia
LE PAROLE DEGLI AGENTI DI VLAHOVIC -Tornano a parlare gli agenti di Dusan Vlahovic e lo fanno ai microfoni di FirenzeViola.it: "Dusan non firmerà alcun rinnovo con la Fiorentina", è il messaggio che arriva direttamente dalla Serbia, con nessuna schiarita all'orizzonte. Coloro che gestiscono il centravanti serbo hanno poi commentato: "Quest'estate avevamo portato alla Fiorentina un'offerta da 60 milioni più bonus, tra noi e il club acquirente c'era già l'accordo, ma il presidente Commisso non ha voluto sentire ragioni. Rocco ha risposto dicendoci che Vlahovic è come un figlio per lui, che non lo avrebbe venduto in nessun modo e che avrebbe fatto di tutto per rinnovargli il contratto". L'entourage di Vlahovic ha poi concluso: "Non abbiamo alcuna intenzione di metterci a negoziare il rinnovo con la Fiorentina, ecco perché non parliamo né con voi giornalisti né con la società".
CESSIONE? COMMISSO PROVA A RESISTERE - Sulla cessione di Vlahovic l'ultima parola spetta naturalmente alla Fiorentina e al suo presidente, Rocco Commisso, che era già riuscito a trattenere Vlahovic dalle mire degli altri club in estate. Sembra che l'americano abbia addirittura rifiutato 55 milioni dall'Atletico per tenersi il serbo a Firenze. Commisso sembra deciso a chiedere la cifra record di 90 milioni di euro per il suo gioiellino. Una cifra a dir poco proibitiva per i club italiani e che probabilmente permetterà al presidente di trattenere Dusan almeno fino a giugno.
di Sergio Poli
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