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Vieri fa 50 anni: “Posso solo dire grazie al calcio. Gli amici, le donne…”

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L'ex attaccante di Milan, Inter e Juventus, in occasione del suo cinquantesimo compleanno, ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera
Redazione Il Milanista

Cifra tonda per Christian Vieri, che compie 50 anni. L'ex attaccante di Milan, Inter e Juventus per l'occasione si è raccontato in un'intervista al Corriere della Sera.

I festeggiamenti: "Ho festeggiato a Formentera, chi voleva venire è venuto. Avrei voluto festeggiare anche con mio nonno, è stato il primo a credere in me e mi manca tantissimo".

Vialli e Mancini punti di riferimento: "Erano i miei idoli da ragazzino. Il 9 era il compleanno del grande Gianluca: in campo dava sempre tutto, che poi è l'aspetto che ha accompagnato tutta la mia carriera. Avevamo un bel rapporto, come con Sinisa, fa molto male non averli più con noi".

Il rapporto con i giornalisti: "Io sapevo chi ero, come mi allenavo. Il mondo è cambiato, adesso li comando io: prima non ti potevi proteggere, ora coi social si può rispondere. Rispetto le opinioni di tutti, ma vado avanti per la mia strada, come ho sempre fatto. Se mi guardo indietro sono stra fiero. E cambiare a 50 anni sarebbe una follia". Rimpianti: "Zero. Nemmeno per il Mondiale saltato nel 2006. Era destino, io posso solo dire grazie al calcio. Ho sempre dato tutto e con la maglia azzurra impazzivo, è stata la più importante per me. Ho appena parlato con dei ragazzi di 15-16 anni selezionati da uno sponsor: vi diranno mille cazzate, ho detto, ma siete soli, dovete soffrire tutti i giorni, lavorare all’infinito, sennò fra 2-3 anni scenderete di livello. Allenatevi sempre. Sto invecchiando: quando faccio sport ho dolori alla caviglia e alle vertebre cervicali, ho mille ernie al collo. Poi mi fanno male la spalla e il ginocchio sinistro".

Il valore dell'amicizia: "La costante della mia vita sono gli amici: ancora oggi mi porto dietro ovunque vado lo spogliatoio e la sua atmosfera. Quante cazzate diciamo! Di Biagio fa le stesse battute da 30 anni e ancora ridono tutti. Ma è bello stare insieme: il nostro mondo è pulito".

Il rapporto con i soldi: "Buono, si fanno e si spendono. Quando firmai il primo contratto con la Juve, di 5 anni, in famiglia piangevano tutti: brindavano e dicevano 'ce l'hai fatta, sei a posto per tutta la vita!'".Sulle donne: "Non mi sono mai comportato male con una donna".

Un sogno per i prossimi 50 anni: "Stare bene e vedere crescere le mie figlie".