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Theo Hernandez si è preso il Milan e i suoi tifosi. E’ il migliore al mondo ma…

Redazione Il Milanista

Il terzino francese nel match di ieri contro la Lazio ha regalato la vittoria al Milan

MILANO - Erano i primi di luglio 2019 quando Paolo Maldini tornò da Madrid con il contratto di un nuovo terzino: Theo Hernandez. Il francese, ufficializzato il 6 dello stesso mese, era stato ingaggiato come vice Ricardo Rodriguez. Fa ridere se un qualsiasi tifosi ci ripensa, ma l'ex Real ci ha messo poco a scavalcare lo svizzero nelle gerarchie di Giampaolo prima, di Pioli poi. Certo l'assegno da 20 milioni staccato da Elliott sembravano davvero tanti, soprattutto per un club costretto a saltare le competizioni europee per il Fair Play Finanziario, ma con il senno di poi furono soldi benedetti. E chissà se il Real Madrid, alla continua ricerca di un nuovo terzino sinistro, si stia mangiando le mani visto che un Marcelo ancora non si vede. E i migliori li ha ceduti dopo vari prestiti: prima Theo, poi Regullion e Hakimi. Giocatori ai quali la Casa Blanca non ha mai dato una vera e propria occasione e li ha ceduti in nome del bilancio.

Il Milan di Giampaolo non girava ma il francese riuscì a ritagliarsi uno spazio importante. Spazio confermato anche con l'arrivo di Pioli. E proprio l'arrivo dell'ex tecnico di Bologna e Fiorentina ha segnato l'esplosione del francese consacrandolo, giorno dopo giorno, come il migliore terzino al mondo. E ieri è arrivata la consacrazione nell'Olimpo del calcio con un gol al 92esimo alla Lazio dopo una seconda frazione di tempo di grande sofferenza con i capitoli che erano erano riusciti a trovare il pari e sfiorato anche il gol del vantaggio. Dal suo lato nessuno della banda Inzaghi era riuscito a sfondare dimostrando anche quanto sia migliorato in fase difensiva. Theo Hernandez se non è il migliore terzino sinistro al mondo, gli manca poco. Il primo posto del Milan in questo 2020 è sicuramente anche figlio delle sue ottime prestazioni. Ma resta da capire come mai Didier Deschamps continui a non convocarlo.