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Gattuso: “Il Milan ha meritato lo scudetto. Sul calcio italiano”

Gattuso: addio alla Fiorentina
Intervistato da 'Sky Sport', Gennaro Gattuso ha rilasciato delle dichiarazioni. Dove si è parlato anche del successo del Milan.

Redazione Il Milanista

Intervistato da 'Sky Sport'Gennaro Gattuso ha rilasciato delle dichiarazioni. Tanti i temi trattati dall'ex calciator e allenatore del Milan: dall'ultimo scudetto vinto dai rossoneri al mancato passaggio al Tottenham, questo il suo intervento.

Sullo scudetto vinto dal Milan: "La storia non si può cancellare, rimane sempre la gioia quando vedi vincere la tua squadra del cuore, quella per la quale tifavi da bambino; ho indossato quella maglia per 500 partite. Non sono rimasto stupito dal loro successo, negli ultimi 5-6 mesi il Milan ha proposto un calcio nuovo e ha sorpreso tutti, avevo capito che poteva fare qualcosa di importante, che era difficile giocare contro di loro. Lo scudetto lo hanno meritato".

Gattuso ul mancato passaggio al Tottenham: "Forse sbagliai a non parlare, ma sono fatto così. Ho sofferto per tante cose che sono state dette sul mio conto, ultimamente sono stato un po' bersagliato su cose che non sono io, che non sono vere. Sono frasi dette 15 anni fa, ma ora sono una persona totalmente diversa. Tutti pensavano che dietro il mio addio alla Fiorentina c'era un accordo giù in mano, ma non era così. I social possono distruggere una persona, ci sono tanti esempi, sul web rimangono etichette che ti marchiano per tutta la vita. Tante cose che sono state dette le lascio passare, ci sono stato male ma va bene così".

Sul calcio italiano: "Quando ero bambino io si giocava 10 ore al giorno per strada, adesso 10 ore si gioca complessivamente in una settimana. I nostri figli oggi sviluppano altre capacità, sono fenomeni sui telefonini. Bisogna ripartire dalle parrocchie, dai campi, comprare qualche giocatore in meno e costruire più campi. Il talento si sviluppa allenandosi ore e ore, io penso che oggi ci si allena poco, bisogna tornare a farlo per ore e ore come succedeva una volta, solo così si sviluppa la tecnica"