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Milan, Maldini pazienta e punta al colpo last minute: i dettagli

Paolo Maldini
Il direttore tecnico dei rossoneri è alla ricerca degli ultimi rinforzi da regalare a Pioli: la svolta può arrivare con un affare last minute

Redazione Il Milanista

Sono giorni in cui la Serie A si è ripresa la scena e i rossoneri sono concentrati ad iniziare al meglio la nuova stagione. Nel frattempo, però, Paolo Maldini continua a lavorare per regalare a Stefano Pioli un acquisto per puntellare la rosa. Una delle priorità in casa Milan è chiudere per un difensore centrale, da aggiungere al reparto difensivo dopo l'addio - ancora non rimpiazzato - di Alessio Romagnoli. Tra i vari nomi attenzionati dalla dirigenza meneghina resta sempre viva la candidatura di Japhet Tanganga del Tottenham. Il calciatore inglese è ormai da tempo nei radar rossoneri che continuano a sperare di strappare il sì degli Spurs per chiudere la trattativa.

Tuttavia resta ancora lontana l'intesa tra le parti sulla formula dell'operazione. Maldini vorrebbe chiudere l'affare in prestito con diritto di riscatto, il Tottenham rimane fermo sulle sue posizioni e continua a chiedere l'obbligo. La formula offerta dai rossoneri non convince ma la trattativa potrebbe sbloccarsi. La speranza di Maldini è quella che negli ultimi giorni di mercato il Tottenham possa accettare l'opzione del diritto di riscatto, una trattativa che potrebbe entrare nuovamente nel vivo anche vicino al gong della sessione estiva del 1 settembre. Al momento, quindi, è solo questione di tempo, Maldini pazienta ma ha individuato da tempo in Tanganga il rinforzo giusto per la difesa dei rossoneri.

Il Milan si è trovato, visto il congelamento dell'affare per il centrale inglese, a bloccare l'uscita di Gabbia in prestito, promesso sposo della Sampdoria. Nel reparto arretrato Stefano Pioli, oltre a Kalulu e Tomori, può far affidamento su Gabbia e Kjaer. Il primo, come detto, è in uscita in prestito, mentre il danese è reduce da un infortunio duro che lo ha allontanato dal campo per molti mesi. Ora è rientrato a disposizione ma a 33 anni dopo uno stop così lungo andrà monitorato.