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Milan, Leao non rinnova (ancora): ecco cosa blocca tutto!

Rafael Leao
La situazione sul rinnovo di Leao continua ad essere più intricata che mai. Si pensava che dopo lo Scudetto sarebbe stato facile, e invece…

Redazione Il Milanista

Luglio è passato da un po', eppure del rinnovo di Rafael Leao ancora non si è visto nulla. E pare che non ci siano grandissime novità. Il contratto della stella più luccicante del Milan scadrà infatti nel giugno 2024, ma ad oggi non è stato fatto alcun passo avanti. Nulla di nulla. Di più: sembra quasi che il Diavolo abbia le mani legate, sia impossibilitato a muoversi. E il tutto riguarda un'antica controversia relativa al periodo in cui lo Sporting Clube de Portugal era ancora il proprietario del cartellino.

Secondo Tuttosport, l'esterno lusitano ha voluto rescindere unilateralmente il contratto con il club portoghese, a causa di un'aggressione subita da alcuni ultras biancoverdi. Lo Sporting questa situazione non l'hai mai digerita, tant'è che ha comminato una multa del valore di ben 20 milioni di euro all'asso milanista. Il suo assistito, il potente Jorge Mendes, si sarebbe proposto lui di pagarla in prima persona. Il Milan ha provato a intromettersi ma ha ricevuto picche. Insomma di certo non un nodo semplice da sciogliere.

Ma non finisce qua: Leao, in accordo con il suo super procuratore, avrebbe avuto l'intenzione chiedere ben 7 milioni netti d'ingaggio. Un po' per premiare e valorizzare quel che ha creato quest'ultima stagione - è stato il miglior giocatore rossonero della stagione per distacco -, un po' per Mendes. Come a dire, "io ti saldo il debito dei 20 milioni, ci mancherebbe, però una parte la rivoglio indietro anche io". Insomma, un super ingaggio per un super giocatore. Forse troppo super: il Diavolo per ora, ha sempre adottato una politica di calmierazione politica sugli ingaggi dei suoi giocatori. "Se chiedi troppo, bene, quella è la porta": è stato il caso dei vari Donnarumma, Kessié e Calhanoglu. Che posso toccare ora anche a Leao? Difficile a dirsi, ma quel che è sicuro è che questo silenzio preoccupa troppo i milanisti.