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Abate a cuore aperto: “Milan, è sempre un’emozione poter tornare qui!”

Redazione Il Milanista

Ignazio Abate è stato annunciato da poco come neo allenatore della primavera del Milan. E, in una recente intervista, si è messo a nudo
01:16 min

L'ex terzino rossonero Ignazio Abate è diventato da poco il nuovo tecnico della primavera del Milan. Intervenuto ai microfoni di Milan Tv, il classe 1986 si è raccontato a cuore aperto, ricordando quanto sia "un'emozione poter varcare questi cancelli". Di più: Abate ha voluto ringraziare di persona i due dirigenti Paolo e Frederic per aver creduto fortemente in lui in questa promozione.

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Qui di seguito, cari amici fidati de IlMilanista, vi riportiamo in anteprima le dichiarazioni di Ignazio Abate come nuovo tecnico della primavera meneghina. Queste le sue dichiarazioni a tal proposito

Sul ritorno a Milanello: "È stato bellissimo ritornare a varcare questi cancelli, sapete cosa rappresenta questo club per me, ma anche cosa ha rappresentato e rappresenta questo centro sportivo: sono felicissimo. Speriamo di meritarcelo tutti insieme"

Sul nuovo incarico come allenatore della primavera: "Sono molto orgoglioso che la scelta sia ricaduta su di me. Ringrazio la società, da Paolo Maldini, a Ricky Massara e Danzè. Specialmente Angelo Carbone che l’anno scorso è stato il primo a poter credere in me e ad offrirmi questa opportunità. È una categoria molto importante, è un’avventura che va affrontata con grande serenità"

Sulla crescita e maturazione umana e professionale a contatto con gli under 16: "Sono cresciuto tantissimo nel quotidiano a rapportarmi con loro, sono un libro aperto con le loro ansie e le loro paure. Mi hanno arricchito molto. È stato un anno fondamentale per me sia dal punto di vista umano, che dal campo e tecnico, dove mi è stato permesso di sperimentare, di provare, di conoscere. Non si finisce mai di imparare mai."

Sugli obiettivi in essere: "Il calendario è pressoché uguale alla prima squadra, dove in pochi mesi ci saranno tantissime partite e pochissime pause. L’obiettivo reale in questo momento è creare una mentalità, quel senso di appartenenze e trasmettere quei valori importanti ai ragazzi. L’aspetto tecnico o tattico per me subentra in un secondo momento, prima bisogna gettare le basi e creare un’anima che nei momenti di difficoltà aiuta e uscirà fuori. Senza si farà fatica. Ci sono dei valori, soprattutto in questa società, che bisogna mettere nella testa dei ragazzi. Già se iniziamo a capire dove siamo e che maglia indossiamo allora getteremo delle buone basi. È una maglia prestigiosa che va rispettata e onorata non ogni domenica ma nel quotidiano."