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Milan, Baresi: “Scudetto? Mi ricorda quello dell’88, ecco perché”

Baresi ex giocatore del Milan

La leggenda rossonera Franco Baresi è intervenuta in conferenza in occasione del 56° raduno AIMC, queste le sue parole sullo scudetto.

Redazione Il Milanista

La stagione rossonera si è chiusa con un trionfo che mancava da 11 stagioni. Il 19° Scudetto della storia è stato forse uno dei più emozionanti di sempre per come arrivato, con un duello fino all'ultima giornata di campionato. Soprattutto per il gruppo giovane e talentuoso; il miracolo sportivo che porta la firma di Pioli. L'emozione di un San Siro che è sempre stato al fianco della squadra, dall'inizio alla fine e l'esplosione definitiva di Tonali, Leao, Kalulu, Tomori. L'impatto della difesa dove il guardiano di nome MikeMaignan ha tenuto la porta inviolata per 17 partite in campionato. Da sempre considerata la quarta forza di questo campionato si è poi trovata a vincere e a convincere in maniera continua fino ad arrivare davanti ai rivali nerazzurri, i grandi antagonisti del grande duello all'ombra del Duomo, che si è colorato di rossonero al termine della sfida contro il Sassuolo.

Il Milan ha stupito tutti, nessuno escluso, anche Franco Baresi. La leggenda rossonera, intervenuta in una conferenza durante il 56° raduno AIMC, ha detto la sua sullo scudetto vinto dalla squadra di Pioli. Queste le sue parole:

SCUDETTO: "Credo sia stata una doppia emozione. Mi è venuto in mente lo scudetto dell’88, perché era inatteso, almeno in partenza. Il Milan, finalmente, è riuscito a portare quell’entusiasmo che mancava da qualche anno"

CALCIO ITALIANO"Bisogna essere competitivi a livello internazionale e gli stadi sono un aspetto fondamentale. Il movimento deve crescere, il calcio italiano è sempre apprezzato, ma gli altri hanno qualcosa in più. Bisogna avere l’appeal degli anni 90′ e primi 2000»

PERCORSO FATTO: «È chiaro che quando torni a vincere una coppa ripensi al tuo passato ed alla tua esperienza. Per la maggior parte dei giocatori lo scudetto di quest’anno è stato il primo successo. È bello, perché vedi la gente che gioisce, sono grandi emozioni. Si migliora con l’esperienza».