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LIVE | Pioli: “Juve in crescita, noi vogliamo vincere. Ho rimproverato Ibra”

Stefano Pioli, allenatore del Milan

Domani sera si gioca Milan-Juventus; le parole in conferenza stampa del tecnico rossonero, Stefano Pioli.

Redazione Il Milanista

MILANO - Le dichiarazioni rilasciate da Stefano Pioli, tecnico rossonero, prima della sfida di domani sera a San Siro, ore 20:45, fra Milan e Juventus.

SULLA SFIDA ALLA JUVENTUS - La Juventus è in grande crescita. Senza dubbio hanno cominciato un nuovo percorso e ci sta all'inizio di perdere qualcosa. Restano però una squadra difficile da prendere coi loro giocatori di qualità. Hanno velocità e verticalità. Dovremo farci trovare preparati ad affrontarli dal punto di visto tecnico e tattico. Troveranno però un Milan pronto.

SUI DATI RECORD - I dati testimoniano la qualità del nostro lavoro e dell'organico che ho a disposizione. Fino ad ora siamo stati bravi a darci piccoli obiettivi e a raggiungerli. Domani ce ne poniamo un altro e vogliamo vincere contro la Juventus.

SULLA BELLEZZA DELLA SFIDA - Milan Juventus resta Milan Juventus per tanti motivi. Solo i numeri dei tifosi parlano per questa sfida. Siamo comunque solo alla 15esima di campionato. La nostra è una maratona e se scatti troppo presto rischi di non arrivare alla fine.

SULLA SITUAZIONE IBRA E IL VICE LEAO - Ho rimproverato Ibra per le immagini che ha postato. Mi hanno tempestato di chiamate per chiedermi se giocasse.Ve lo dico, non è ancora pronto e non sarà della partita. Leao è un giovane talentuoso: bisogna dargli tempo di crescere e capire spazi e posizioni. Col tempo si sta rivelando un ottimo vice-Ibra.

SULLE SFIDE ALLE GRANDI - Tutte le partite sono occasioni per dimostrare i nostri valori. Ovvio che più il livello avversario sale, più dobbiamo crescere noi. La Juve ha qualità ed esperienza, vince tanto, ma noi stiamo dimostrando di giocarcela con tutti e vogliamo vincere.

SULL'IMPORTANZA SCUDETTO - Per noi è cambiato tutto rispetto allo scorso anno. Questo ci da grande fiducia e convinzione. Non è vero che io voglia smorzare gli entusiasmi. Siamo ancora alla 15esima e questa è la realtà. Sappiamo però l'importanza della sfida, ma non sarà decisiva per nessuno scudetto.

SUL SUO RUOLO DA GUIDA CARISMATICA - La cosa che mi gratifica è il riconoscimento del club per il lavoro mio e dello staff. Oltre a questo sono felice per la credibilità di cui godo fra i calciatori. So però che tuto dipende dai risultati e quindi vivo la situazione con molto equilibrio. Questo mi spinge a fare ancora di più, ancora meglio.

SUI DUE RISULTATI SU TRE CONTRO L A JUVE - Se approcci la partita volendo un pareggio sei molto vicino alla sconfitta. Dobbiamo entrare con sacrificio e serietà. Ci prepariamo per vincere e la partita di domani vogliamo vincerla. Poi vedremo cosa sarà, ma io sarò contento se i ragazzi avranno dato il massimo.

SUL RISCHIO SCONFITTA DELLA JUVENTUS - Qualunque sia il risultato domani, la Juve non perderà lo scudetto. 16 giornate sono poche e c'è spazio per tutti, specie per una squadra così organizzata e forte come la Juventus.

SUL PIANO B A CENTROCAMPO - Sempre si pensa a un piano B. Ovvio che il sostituto naturale di Tonali sia Krunic. Dobbiamo sfruttare i loro punti deboli e stare attenti ai loro punti di forza. Ma ho un piano B per il centrocampo.

SULLE PAROLE DI KJAER - Sino ad oggi nessuno in Italia è più forte di noi. Abbiamo fatto un percorso incredibile e quello che ha detto Kjaer (Nessuno è più forte di noi), ci può stare. Ciò non toglie l'altissimo livello di questo campionato, con 7 squadre che se la giocheranno sino alla fine.

SUL MERCATO - La società è qui molto presente e i nostri confronti sono continui. La società sa cosa ci serve e nel caso si farà trovare pronto. Su chi è più vicino, non posso rispondere io. Non abbiamo messo nessuno sul mercato, nemmeno Conti. Il calcio poi dimostra continuamente come le gerarchie cambino spesso da una domenica all'altra.

SULLA SPINA DORSALE E COSA, ANCORA MANCA PER LO SCUDETTO - Credo che dobbiamo continuare a giocare come stiamo facendo e migliorare dove non siamo precisi. Proseguire con questa intensità, mentale e fisica, e qualità, dei singoli giocatori.

SU RADE KRUNIC - E' tutta la squadra che deve interpretare bene la partita e leggere le situazioni. Krunic sta con noi per merito e caratteristiche. Non gli dirò niente di particolare, se non quelle attenzioni alle piccole cose che nelle sfide più difficili, come quella di domani, possono fare la differenza.

SULL'APPROCCIO ALLA PARTITA - Io onestamente non avevo parlato con la squadra, ma mi aspettavo un inizio tranquillo contro il Benevento. Vero che avevamo bisogno di riposare, ma vero anche che alla prima partita dopo la sosta puoi pagare un approccio meno intenso del solito. Poi ci siamo sciolti. Domani staremo meglio, sia dal punto di vista mentale che fisico.

SUL CONFRONTO CON LA JUVENTUS - La Juve è pericolosa. E lo è oggi. Quella di luglio fu una vittoria importante per autostima e convinzione. Sul 2-0 tutti ci davano per spacciati. Ma quello è il passato e ciò che conta è solo la partita di domani.

SUI SUOI RICORDI DA CALCIATORE DELLA JUVENTUS - Arrivai alla Juventus ricciolone e capelluto a 18 anni. Sono entrato in uno spogliatoio di grandi uomini e grandi esempi: da Scirea a Paolo Rossi sino a Cabrini. Ne sono entrato ragazzo e ne sono uscito uomo.