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Vieri: “Il segreto del Milan è il gruppo. Leao senza confini”

Rafael Leao in azione contro l'Udinese

Christian Vieri ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera per parlare della Serie A e della stagione del Milan.

Redazione Il Milanista

Christian Vieri ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera sul campionato di Serie A quasi giunto al termine. Ecco le sue dichiarazioni:

Sulla lotta scudetto fino all’ultimo: "Un torneo bellissimo sotto molti punti di vista e in tutte le zone della classifica. C’è stata una proposta di calcio interessante, ho finalmente visto la maggior parte dei club con una mentalità costruttiva. E poi lassù si lotterà fino all’ultimo minuto del campionato con Milan e Inter. Anzi, un mese fa le squadre in corsa erano addirittura tre. Divertente per i tifosi, bello spot per il nostro calcio in generale".

Sulla qualità del Milan"Il gruppo. Due anni di serio lavoro hanno fatto la differenza. Percorso magnifico quello di Pioli sul campo e di Paolo Maldini nella scelta dei giocatori: servono campioni che siano anche uomini di un certo tipo. Il calcio non è il golf o il tennis, è una questione di squadra, di meccanismi, coraggio, rispetto e generosità reciproca. E il Milan non molla mai".

Sull’Inter: "Stessa cosa. Siamo lì dopotutto, in volata. Finora darei 10 al Milan e 9,5 all’Inter".

Se i nerazzurri dovessero perdere lo scudetto: "Ci sarebbe sicuramente da rosicare, anche pensando alla seconda stella. Però, non parlerei mai di fallimento: ci sono due coppe in più in bacheca, oltretutto strappate alla Juve; il cammino in Champions, poi, è stato importante, impreziosito dalla vittoria di Liverpool; infine, per lunghi tratti l’Inter ha espresso un gioco decisamente divertente. Insomma, i nerazzurri sono stati competitivi ovunque. È questo che si chiede a una grande squadra: giocarsela su tutti i fronti. E l’Inter è davvero una grande squadra".

Speranze scudetto: "Ci sono gli occhi di tutto il mondo puntati su queste gare. Se io fossi un attaccante del Sassuolo darei l’anima per sfondare la rete rossonera e lasciare il mio segno. E lo stesso pensiero lo farei in maglia Samp, in un Meazza con 75 mila spettatori. Insomma, le motivazioni saranno altissime sia nel Sassuolo sia fra i blucerchiati. E questo campionato ha più volte sorpreso".

Sull’uomo simbolo del Milan: "Leao. Talento enorme, e se diventa più continuo non ha confini".

Sull’Italia fuori dal Mondiale: "Fallimento pazzesco. È una barzelletta. Brasile, Germania e Italia sono i “capi” del Mondiale, non possono mai mancare. La mia delusione non è riferita allo spareggio, dove può sempre succedere di tutto. Ma con Svizzera, Bulgaria e Irlanda del Nord devi vincere, non ci sono scuse".