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Tassotti: “Il Milan può andare molto avanti in Champions. Ecco cosa serve”

I calciatori del Milan festeggiano lo scudetto

Paolo Maldini ha rilasciato un’intervista sulla possibilità del Milan di fare bene in Europa e sulle dichiarazioni di Maldini.

Redazione Il Milanista

Sono già passati sei giorni da quando il Milan ha vinto il 19esimo scudetto della sua storia. C’è stata grande festa in casa rossonera per un trofeo che mancava da tanti anni. Tuttavia quest’aria di vittoria è stata parzialmente surclassata dalle dichiarazioni che Paolo Maldini ha rilasciato ieri alla Gazzetta dello Sport. L’ex difensore ha infatti affermato di non sapere cosa ne sarà del suo futuro, non avendo ricevuto nessuna chiamata da Elliott. Ricordiamo infatti che il Milan si trova nel bel mezzo di una cessione, dal fondo Elliott a Red Bird.

Proprio su questa questione è intervenuto Mauro Tassotti, che ha rilasciato un’intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport. L’ex calciatore ha parlato anche del successo del Milan e della possibilità di fare bene in Europa. Ecco le sue parole: "Chi compra un club come il Milan, al di là dei conti doverosamente e magnificamente messi a posto, sa quali sono gli obiettivi. Ci sta fare un simile avviso ai naviganti. Su quanti acquisti mancano per alzare il livello, direi proprio che due o tre di peso bastano, anche perché si parte da una base forte ed è una squadra che può diventare ancora più forte. Il Milan gioca un bel calcio e non mi stupirei di vederlo andare avanti in Champions. Negli ultimi anni ho visto squadre meno forti andare più avanti del Milan".

Sulla possibile partenza di Maldini: “Vedo tanti giocatori con ampi margini di crescita. Leao, Tonali, Bennacer, Calabria, solo per fare qualche esempio, non hanno finito di crescere. Il Milan rischia di perdere Maldini? Questione molto complicata, difficile rispondere adesso. Per me sarebbe una follia, il lavoro fatto da Paolo è indiscutibile, tutti possono vederlo. Continuare senza di loro sarebbe un errore madornale. La classe e l’eleganza che Paolo ha dimostrato in questi due anni non semplici le hanno viste tutti. Anche nell’ambito di episodi difficili da digerire. Un Milan senza Maldini, no, non ce lo vedo, però conoscendo Paolo non mi sorprende ciò che ha detto. È sempre stato uno diretto”.