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Repice: “Il Milan a Verona può sfatare un tabù pesante, ecco quale”

Uno spezzone di Milan-Hellas Verona della scorsa stagione

Francesco Repice ha rilasciato un’intervista sul prossimo impegno di Serie A del Milan. Ecco le sue dichiarazioni.

Redazione Il Milanista

Il giornalista e radiocronista Francesco Repice ha rilasciato un’intervista ai microfoni di MilanNews.it per parlare dell’attualità rossonera e della lotta scudetto. Ecco le sue dichiarazioni:

Sull’ultima giornata di campionato delle milanesi:Pensavo che il Milan soffrisse e infatti ha sofferto. Sicuramente l’infortunio di Terracciano ha inciso ma i rossoneri sono stati bravi a cogliere l’episodio e capitalizzarlo. Al di là delle questioni, tra Milan e Inter erano gli uomini di Pioli a rischiare qualcosa in più”.

Se pensava di trovare un’Inter in difficoltà dopo la vittoria dei cugini:No, ha giocatori troppo esperti per cadere in queste trappole. L’Udinese sta bene ma l’Inter si è appoggiato ad un Perisic in gran forma che sta sopperendo a qualche carenza della linea offensiva. In ogni caso i rossoneri, oggi, viaggiano nettamente sulle ali dell’entusiasmo”.

Se la corsa Scudetto si chiuderà all’ultima giornata:Non ne ho idea. Questa stagione ci ha insegnato che i pronostici vengono puntualmente smentiti. Conviene stare zitti, guardare le partite e commentarle. Ogni volta che si azzarda qualcosa succede il contrario”.

Se i rossoneri mantenessero il vantaggio di +2 anche dopo Verona:Non cambierebbe nulla. In Italia bisogna giocare fino all’ultimo secondo utile. Non dimentichiamoci mai che questo è stato il paese del 5 maggio. Appena si iniziano a fare calcoli, a dare risultati per scontato poi si cade e ci si fa male”.

Verona rievoca ricordi molto particolari. Sarà un aspetto importante?Sarò lì a raccontarla, importante è che venga vissuta e goduta con serenità anche dagli spalti. È una partita da corsi e ricorsi storici, sono in tanti a parlare di “Fatal Verona” e anche a me vengono in mente tante cose. Gli occhi di Sacchi, Van Basten che abbandona il campo, il 1973. Il Milan, oltre alla corsa Scudetto, ha la possibilità di sfatare un tabù pesante nella sua storia”.

Se farebbe giocare Ibrahimovic dal primo minuto:Io personalmente sì. Ma anche che entri dalla panchina Zlatan è ugualmente fondamentale. Appena lui va in campo crea uno stato d’agitazione nelle difese avversarie, si è visto con la Lazio e si è visto contro la Fiorentina. Sono le stesse sensazioni che avevo vissuto con Francesco Totti negli ultimi anni di carriera. Psicologicamente induce gli avversari a commettere errori e i compagni ne approfittano”.

Se con Investcorp il Milan sarà subito competitivo in Champions League:Mi aspetto campagne acquisti importanti e di livello soprattutto da Milan e Roma. Hanno creato le basi perché ciò si verifichi ed entrambe potranno beneficiare di potenzialità finanziarie importanti”.