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Milan, Zlatan: ” A Roma in 50mila mi gridavano zingaro”

Ibrahimovic

Zlatan Ibrahimovic , centravanti rossonero, ha dichiarato al Corriere dello Sport i cori razzisti ricevuti nella gara dell' Olimpico di Roma.

Redazione Il Milanista

Zlatan Ibrahimovic campione rossonero, ha rilasciato delle dichiarazioni al Corriere della Sera. Tra le tematiche trattate durante l'intervista vi è anche quella del razzismo. Su questo tema delicatissimo il numero 11 milanista ha dichiarato :"L'ultima volta è successo a Roma. Per l'esultanza dopo un goal. Cinquantamila persone mi gridavano zingaro, e l'arbitro ha ammonito me. L'Italia un Paese razzista? Il razzismo c'è dappertutto. Anche in Svezia".

Nonostante le belle parole e le tante iniziative sulla sensibilizzazione, purtroppo la discriminazione all'interno degli stadi non è ancora stata combattuta. Il mondo del calcio non riesce a liberarsi di certi comportamenti incivili, come le discriminazioni razziali e sessiste. Tutto ciò accade perchè alcuni tifosi non riescono a limitare i cori e gli striscioni a semplici "sfottò" , i quali non comportano conseguenze ma un'atmosfera di "sana rivalità".

Eppure si è parlato moltissimo di quali potessero essere i provvedimenti che l’arbitro deve applicare in caso di cori o comportamenti discriminatori: la via giusta sarebbe sospensione della partita con la possibilità di sconfitta a tavolino per la squadra dei tifosi razzisti. La verità è che nessun direttore di gara  ha mai avuto il coraggio di prendere una decisione tanto estrema e quindi al giorno d'oggi la situazione resta critica. In Premier League i tifosi che inneggiano cori discriminatori sono soggetti al Daspo, ovvero il divieto di rimettere piede in uno stadio. Bisogna ricordare che il razzismo va combattuto da ognuno di noi, poiché è un tarlo che si inserisce in un mondo corretto come quello sportivo e che non ha alcuna ragione di esistere.