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Hauge sempre più verso la Germania: poi all-in su Ilicic

Jens Petter Hauge

Ecco le ultime sul trequartista che il Milan vuole regalare a Stefano Pioli. Ma prima è necessario piazzare Hauge

Redazione Il Milanista

Il Milan è alla continua ricerca di un trequartista da regalare a Stefano Pioli dopo l'addio di Hakan Calhanoglu. Paolo Maldini e Ricky Massara cercano e studiano il da farsi, consci non si può sbagliare il colpo. Ma soprattutto il management rossonero sa ancora meglio che non può bastare al tecnico il solo Brahim Diaz.

 Jens Petter Hauge

Ma il duo è consapevole che, prima di poter chiudere l'arrivo di qualsiasi giocatore, dovranno prima cedere. Ed è per questo che le cessioni di Mattia Caldara (sempre più vicino al Venezia) e di Jens-Petter Hauge all'Eintracht Francoforte diventano fondamentali.

Il norvegese permetterà, con i 12 milioni che porterà nelle casse di via Aldo Rossi, dunque di finanziare il mercato. L'ex Bodo/Glimt, autore di 5 reti nella scorsa (e unica) stagione in rossonero, permetterà soprattutto di mettere a bilancio una plusvalenza da 8 milioni di milioni.

 

E ora Paolo Maldini e Frederic Massara con i 17 milioni di euro in tasca proveranno a prendere il tanto atteso trequartista.  Il predestinato ad arrivare all'ombra del Duomo è l'Atalantino Josef Ilicic.

 Josip Ilicic

Il club bergamasco, che presto saluterà anche Duvan Zapata destinato all'Inter, per privarsi del classe '88 chiedono 8 milioni di euro: una cifra più che abbordabile per il Milan. Ma Maldini proverà a calare l'asso nella manica.

Infatti la dirigenza rossonera potrebbe offrire ai bergamaschi un piccolo indennizzo ma soprattutto il Milan sarebbe disposto a rinunciare ai bonus per la futura rivendita del campione d'Europa Matteo Pessina, che proprio oggi è intervenuto a La Gazzetta dello Sport:  "Mancini ha creato dal primo momento un incredibile spirito di squadra. Abbiamo capito che stava accadendo qualcosa di magico. a ogni allenamento Sirigu e Acerbi ce lo ripetevano. Il gol contro l'Austria è stato il momento più emozionante. Vialli? Ha agito sulla parte emotiva. Prima delle partite ci faceva dei discorsi capaci di emozionare noi quanto lui. Olimpiadi? Mi sono emozionato per Jacobs, mi sono commosso. Noi italiani sappiamo reagire come pochi alle difficoltà. Questo ci mette un gradino sopra gli altri, specie nelle prove difficili".