IlMilanista.it
I migliori video scelti dal nostro canale

news milan

Il giornalista: “Arrangiarsi con Tatarusanu è un esercizio virtuoso, ma…”

Il giornalista: “Arrangiarsi con Tatarusanu è un esercizio virtuoso, ma…” - immagine 1
In un editoriale sulle colonne della Gazzetta dello Sport, il giornalista Andrea Masala ha criticato fortemente la gestione del Milan...

Redazione Il Milanista

In un editoriale sulle colonne della Gazzetta dello Sport, il giornalista Andrea Masala ha criticato fortemente la gestione del Milan sul caso Mike Maignan.

“I bollettini su Mike Maignan si susseguono a cadenza settimanale: si naviga a vista, c’è ancora troppa foschia, la vicenda ha i contorni del caso. Il francese è fermo dagli inizi di ottobre per un infortunio al muscolo gemello mediale della gamba sinistra, poi c’è stata la lesione del soleo: si ipotizza un rientro a marzo. Mike Peterson Maignan al massimo si può esibire a Sanremo, come Zlatan Ibrahimovic nel 2021. C’è poco da scherzare, la faccenda impone un pesante handicap ai rossoneri. Ma sarà soltanto colpa del portiere? Soprattutto tra i campioni d’Italia in carica, che domenica contro l’Inter non hanno tirato in porta nei primi 45 minuti? Certo che no, ma come ammetterà lo stesso Ciprian Tatarusanu, attuale titolare fisso, senza Maignan la musica cambia, e parecchio”.

“Arrangiarsi con Tata è un esercizio a tratti virtuoso, ma alla lunga penalizzante. Paolo Maldini e Ricky Massara, svelti a piazzare altri affari d’oro come Theo Hernandez e Rafa Leao, stavolta hanno sbagliato i conti, forse tratti in inganno dalla prospettiva di un recupero di Maignan durante la sosta di 50 giorni per il Mondiale. Gli ingaggi di Mirante e dello sconosciuto Vasquez non hanno spostato niente. Nemmeno nella finestra di mercato a gennaio si è cercato un portiere all’altezza. E non si può pretendere dal romeno Tatarusanu di tramutarsi, giusto per limitarsi ai suoi più illustri connazionali, nel novello Helmuth Duckadam, mitico portiere della Steaua campione d’Europa nel 1986. All’errore in estate si è sommata la papera in pieno inverno. Il guaio è che come Mike, che persino dalla panchina dà indicazioni sui calci piazzati attivi e passivi, in giro non ce n’è. Per sostituirlo ci vorrebbe, per paradosso, uno tipo Manuel Neuer… Stefano Pioli si trova costretto a modificare atteggiamento e assetto collettivi. Il problema non resta circoscritto tra i pali e l’area piccola, ma si riverbera sull’intero gioco dell’affannoso Milan. L’affaire Maignan è stato sottovalutato, gli altri rinforzi non aiutano a mimetizzare le magagne. Se De Ketelaere segnasse uno o due gol a partita, la questione portiere sarebbe percepita come meno urgente”.