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Ex-Milan, parla Montella: ” Sarà difficile vedere Ibra e Giroud insieme”

Redazione Il Milanista

L'allenatore, ad oggi senza panchina, ha commentato tutti i cambiamenti che sono previsti per la prossima stagione di Seria A

Questa è stata l’estate degli allenatori: tra addii, litigi, accordi saltati, clamorosi ritorni e improvvisi cambi di fronte. La Serie A sembra pronta per ripartire dalle panchine e da tutte le rivoluzioni tecniche, che cambieranno decisamente il volto del nostro campionato. L'ex- Milan, Vincenzo Montella è intervenuto ai microfoni di Gazzetta per commentare gli stravolgimenti tecnici.

Oltre a commentare il futuro operato di Mou, Sarri, Italiano, Allegri, Inzaghi e Pioli, l'ex-calciatore non è potuto esimersi nel commentare la conquista dell’Europa, operata dal progetto tattico di Roberto Mancini.

Partito dal nostro campionato, l'ex-Viola si è potuto confrontare con l’Europa League alla guida di Fiorentina e Milan, per poi aprirsi alla Liga e alla Champions con il Siviglia. Il suo giudizio è impreziosito dalle tante esperienze accumulate e il suo punto d’osservazione è completo: con il bagaglio di conoscenze acquisite è riuscito a penetrare al meglio i segreti tecnici nuova Serie A.

Le parole dell'Ex-Milan

L'aereoplanino giallorosso ha parlato così alla Gazzetta dello Sport, in merito alla stagione passata del Milan di Pioli e sull'impiego tecnico delle due punte: "L’anno scorso sono stati grandiosi. Maldini da dirigente ha dimostrato di conoscere il calcio e i calciatori giovani. Il prossimo anno dovranno confermarsi; Ibra è intramontabile e Giroud aggiunge fisicità ed esperienza internazionale. Anche se, a parte situazioni eccezionali, credo che sarà difficile vederli insieme".

Sull'Italia di Mancini

L'ex allenatore di Fiorentina e Milan, attualmente senza squadra, ha parlato anche della vittoria della Nazionale agli Europei e del piglio che il ct ha ridato agli Azzurri.

"Mancini simbolo azzurro? Giustissimo. È partito da zero e ha proposto un calcio propositivo, ci è riuscito attraverso un percorso e creando un gruppo unito. E' difficile farlo nei club, figuriamoci in nazionale. E’ lui il fuoriclasse dell’Italia".