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A. Donnarumma: “Gigio non ha rimpianti, resta un tifoso del Milan”

Gianluigi Donnarumma
Il fratello dell’ex portiere del Milan ha parlato della nuova avventura di Gigio e dell’addio al club rossonero.

Redazione Il Milanista

Mancano poche settimane all’inizio del nuovo campionato e le varie squadre di Serie A si stanno preparando per arrivarci al meglio. In questi giorni inoltre le dirigenze sono impegnate con il calciomercato estivo, che ha portato già molte squadre a trovare i giusti rinforzi. Il Milanappare più indietro rispetto alle rivali sul fronte acquisti, ma la speranza dei tifosi è di riuscire a tesserare tutti i profili necessari prima dell’inizio del campionato. I rossoneri sanno di dover migliorare alcuni reparti, senza stravolgere la squadra già molto competitiva. I diavoli infatti non hanno intenzione di perdere nessun elemento essenziale della rosa, come successo invece la scorsa estate con Gigio Donnarumma.

Proprio dell’ex portiere rossonero è tornato a parlare suo fratello Antonio, portiere del Padova. L’estremo difensore ha rilasciato un'intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport e ha commentato la situazione di suo fratello al PSG. Ecco le sue dichiarazioni: "Sta molto bene. Spera di giocare di più? Ho letto come voi che il nuovo allenatore Galtier potrebbe mettere fine all'alternanza con Navas, dandogli la maglia da titolare. Chiaramente non entro nel merito, posso però dirvi che per un portiere conta giocare il più possibile”.

Sull’ultima complicata annata ha detto: "Difficoltà nel giocare coi piedi? Gigio nel giocare con i piedi nel corto è fortissimo. Mi sono allenato tanto insieme a lui, gli ho visto fare giocate di grande sicurezza e qualità sulla prima impostazione. La chiave di lettura è un’altra: i portieri giocano molti più palloni rispetto a qualche anno fa, è statisticamente normale che in proporzione commettano più errori con i piedi.  L’intervento di Benzema è fallo per 9 arbitri su 10. L’errore con la Nazionale è stato invece diverso, frutto di stanchezza da fine stagione e del coefficiente di rischio che innegabilmente si alza quando il portiere è chiamato sempre a giocare con i piedi".

Se ha rimpianti per aver lasciato il Milan: "Nessuno, è felice dove sta e della scelta che ha fatto. Allo stesso modo, mio fratello è un grande tifoso del Milan ed è stato contentissimo di vedere i rossoneri festeggiare".