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Sconcerti: “Milan non brillante, ma continuo. Ha accusato il rosso di Leao”

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Mario Sconcerti ha analizzato la vittoria sofferta del Milan sul campo del Marassi. Ecco le considerazioni del giornalista.

Redazione Il Milanista

Mario Sconcerti ha analizzato le vittorie del Milan e delle dirette rivali per la lotta scudetto nel suo editoriale sul Corriere della Sera. Tutte e tre le big italiane hanno trionfato nelle sfide andate in scena nella giornata di ieri, ma non senza delle difficoltà evidenti. Vediamo insieme le considerazioni del giornalista:

Sul trionfo dei nerazzurri ha dichiarato: Nessuna squadra fresca di Champions gioca davvero bene, ma tutte e tre sanno vincere. Entreremo nei particolari, ma sapendo che non contano molto. Sono partite queste sempre complesse, alla fine conta solo prendersi il risultato. Ieri era routine, non c’è da ricamarci molto. Il Toro ha giocato a lungo meglio dei nerazzurri. I granata sono aggressivi e messi bene in campo. Hanno solisti rapidi nel vedere la porta. I nerazzurri non hanno giocato bene, se c’è una crisi di gioco, non l’hanno risolta. Ma hanno sentito la partita, hanno cercato di sveltirsi, hanno trovato un Lautaro quasi eccezionale e un Brozovic di nuovo dentro la partita. Soprattutto hanno ritrovato i tre punti”.

Sulla partita deirossoneri invece ha detto: “Il Milan vince la sua prima trasferta stagionale, ha dominato fra le righe del primo tempo, ha trovato un complesso rigore che ha deciso poi la partita. Ha subito l’espulsione di Leao che ha condizionato tutto il secondo tempo. Il Milan non è stato brillante, ma continuo, un tono inferiore nella densità. C’è stata corsa e agonismo, questo ha creato a lungo disordine. Alla fine non c’è un giudizio definitivo, giocar bene non può essere un’abitudine ossessiva. Non è possibile”. Infine sui partenopei: “Il Napoli conferma il suo limite e la sua forza, rispetto agli altri ha più bisogno dei suoi titolari. Quando Spalletti cambia cinque giocatori, la squadra manca. Ha deciso un colpo di Raspadori quasi fuori partita, ma è mancata la visione di geometria rapida di altre gare”.